(di Rocco Fattori Giuliano) Segnali importanti di ripresa per Verona, ma non è abbastanza. La Tezenis perde il derby dell’Adige 86-92 (30-24 nel primo quarto; 20-15 nella seconda frazione; 12-23 nel terzo quarto; 15-15 nella quarta frazione. 9-15 nell’OT). Il derby dell’Adige era fondamentale per la Tezenis per uscire dal loop negativo di cinque sconfitte consecutive in A1 e derby ricco di liaison: fra i fratelli Udom (Mattia ha giocato per tre stagioni in Serie A2 a Verona, dal 2017 al 2020, realizzando 10.2 punti e 6.9 rimbalzi di media in 72 partite disputate con i gialloblù) mentre Liam è alla sua seconda stagione a Verona. Confronto “pesante” anche per la new entry scaligera Jamarr Sanders che ha giocato due stagioni a Trento, completando 60 partite e viaggiando 8.6 punti in 27 minuti di impiego medio. Un derby contrassegnato dal gran duello dei play maker con Matteo Spagnolo – prossimo all’impegno in Nazionale – in grande evidenza. Per lui 24 punti, 6 rimbalzi, 46% da due, 33% da tre, 82% ai liberi per 27 di valutazione totale.

Primo quarto spumeggiante in attacco con 30 punti all’attivo e 24 subiti; la squadra sente l’atmosfera dell’AgsmAim Forum e l’arrivo di Jamarr Sanders che chiude un periodo psicologicamente difficile. Sanders ripaga la fiducia al terzo minuto con una tripla d’autorità. Bellissimo il derby fra Flaccadori e Cappelletti: i due play fanno sfoggio del loro campionario e Verona si dimostra efficace al rimbalzo offensivo.

Il secondo quarto inizia con un “redivivo” Holman che liberato in attacco da Johnson schiaccia a due mani. Al sesto minuto della frazione, Jamarr Sanders firma il massimo distacco grazie ad una tripla, portandosi a più 13 punti. Un pestone di Cappelletti manda in anticipo Flaccadori negli spogliatoi ad un minuto dalla sirena. Restano buone le percentuali in attacco dei gialloblù.

Terzo quarto: Verona come sempre paga dazio in questa frazione di gioco. Purtroppo, Flaccadori non rientra in campo (a quel momento era il migliore in campo dei suoi) e questo può causare problemi per la Nazionale chiamata al doppio incontro con Spagna e Georgia per la qualificazione mondiale. Matteo Spagnolo si prende la responsabilità di guidare Trento nella rincorsa a Verona e lo fa con grande autorevolezza. Toto Forray firma il suo 600.mo assist in A1. Trento spinge in fase offensiva e l’ex Tezenis Mattia Udom chiude il gap e porta in pareggio il match: 58 a 58. Attacco farraginoso per la Tezenis e Trento alla fine chiude la frazione in perfetta parità: 62-62.

Nell’ultimo quarto si rivede in campo Jamarr Sanders, ma è Aric Holman ad infiammare il Forum prima imponendosi sotto le plance trentine e poi stoppando Matteo Spagnolo lanciato a canestro. Trento sbaglia tre triple aperte di fila, ma mette per la prima volta la testa avanti nella partita. Trento gioca sempre più per Matteo Spagnolo affidandogli palloni importanti. Sanders con tre su tre ai liberi riporta avanti la Tezenis: 69-67. Anderson e Cappelletti allargano il gap a più 8 con due triple di fila a 3.29 dalla fine. Ma Trento oggi non vuole mollare e vuole soprattutto cancellare la pessima prova tenuta in settimana a Tel Aviv: a un minuto dalla fine raggiunge il pareggio 77 a 77 e costringe Verona al time out. Verona non riesce a segnare e non intercetta più un rimbalzo offensivo, ma anche Matteo Spagnolo sbaglia il tiro della vittoria e si va all’overtime.

Cappelletti con una tripla porta avanti Verona; risponde Spagnolo. Trento insiste e si prende cinque punti di fila, gli ultimi due da una palla rubata di Andrew Crawford. Trento si porta avanti di 4. Un alley-hoop di Atkins porta i trentini al più 6. Palla persa di Cappelletti che poi si fa perdonare segnando e subendo fallo (abbastanza discutibile) di Atkins che esce per quinto fallo. Spagnolo si prende un fallo importante e riporta Trento al più 5 con due liberi di assoluta precisione. La partita finisce 86-92 nonostante gli ultimi sforzi di Holman e Anderson per tenere aperta la partita.

Nonostante la sconfitta i segnali che trasmette Verona sono positivi: la squadra si è dimostrata più aggressiva in attacco e più fiduciosa delle sue capacità. Il nuovo acquisto Jamarr Sanders ha avuto un ottimo impatto sui ritmi di gioco e ha mostrato che può essere una ulteriore possibilità offensiva per la Tezenis.

Questi gli Azzurri convocati da Gianmarco Pozzecco per la finestra delle qualificazioni Mondiali che si disputano questa settimana: 0 Marco Spissu (1995, 184, P, Umana Reyer Venezia); 1 Niccolò Mannion (2001, 190, P, Segafredo Virtus Bologna); 6 Paul Biligha (1990, 200, C, EA7 Emporio Armani Milano); 7 Stefano Tonut (1993, 194, G, EA7 Emporio Armani Milano); 12 Diego Flaccadori (1996, 193, P, Dolomiti Energia Trentino); 16 Amedeo Tessitori (1994, 208, C, Umana Reyer Venezia); 17 Giampaolo Ricci (1991, 202, A, EA7 Emporio Armani Milano); 18 Matteo Spagnolo (2003, 194, P, Dolomiti Energia Trentino); 24 Riccardo Moraschini (1991, 194, G/A, Umana Reyer Venezia); 25 Tommaso Baldasso (1998, 192, P, EA7 Emporio Armani Milano); 30 Guglielmo Caruso (1999, 208, A/C, Openjobmetis Varese); 31 Michele Vitali (1991, 196, G/A, Unahotels Reggio Emilia); 35 Mouhamet Rassoul Diouf (2001, 206, A/C, Unahotels Reggio Emilia); 40 Luca Severini (1996, 204, A, Bertram Yachts Derthona Tortona); 45 Nicola Akele (1995, 203, A, Germani Brescia); 53 Tomas Woldetensae (1998, 196, G/A, Openjobmetis Varese); 54 Alessandro Pajola (1999, 194, P, Segafredo Virtus Bologna) e 77 John Petrucelli (1992, 193, G/A, Germani Brescia). A disposizione: 11 Davide Moretti (1998, 190, G, Carpegna Prosciutto Pesaro); 22 Giordano Bortolani (2000, 193, G, Baxi Manresa – Spagna) e 44 Davide Alviti (1996, 200, A, EA7 Emporio Armani Milano)