«La pandemia e il conflitto in Ucraina spingono le aziende agricole verso il mercato delle aste e verso gli acquisti dei trattori e mezzi agricoli usati in trattativa privata, con l’effetto di innovare comunque il parco macchine attraverso prodotti avanzati, anche se non di prima immatricolazione. Effetto di tempi di consegna che si sono dilatati da 90 giorni anche a un anno, a causa di ritardi nella catena delle forniture, aumento dei costi di produzione e prezzi di listino che mediamente hanno segnato un incremento. In ogni caso, anche nell’usato, si cercano macchine sempre più performanti e avanzati, anche se oggi solo una piccola percentuale di aziende italiane utilizza le tecnologie di agricoltura di precisione, con le imprese guidate da giovani maggiormente predisposte a investire nelle tecnologie digitali».
A dirlo a Fieragricola di Verona, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, in programma a Veronafiere dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024, è Chiara Fusconi di Mascus sito web di Ritchie Bros, per la compravendita di macchine e attrezzature usate.
«Negli ultimi due anni, anche per effetto del Covid, è aumentato il numero di mezzi agricoli venduti alle aste Ritchie Bros e sulle piattaforme telematiche come Marketplace-E in Francia, Regno Unito e Spagna, segno che il mercato dell’usato in agricoltura sta diventando più aperto ad approcciare sistemi di vendita meno tradizionali e più innovativi e tecnologici», afferma Chiara Fusconi.
Le vendite di trattori tramite i canali Richie Bros sono aumentate nel primo trimestre 2022 del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I trattori agricoli hanno registrato una crescita del 20% del prezzo medio, con il 58% delle trattrici che sono state vendute su scala locale, cioè nello stesso paese ne ha registrato la collocazione in asta. Nel primo trimestre del 2021 tale percentuale era inferiore (47 per cento).
Nel primo trimestre di quest’anno i Paesi con il maggior numero di acquirenti sono risultati Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Polonia, mentre nello stesso periodo del 2021 l’ordine vedeva in testa l’Italia, seguita da Germania, Spagna, Francia e Polonia.
In diminuzione nel primo trimestre 2022 il numero di rotopresse vendute all’asta rispetto allo stesso periodo del 2021, con ogni probabilità per il notevole aumento registrato nel prezzo medio di vendita (+62% tendenziale). Quanto agli acquirenti, per il 67% erano agricoltori e allevatori provenienti dallo stesso Paese dell’asta (il 32% nel 2021), con Germania, Italia, Belgio, Francia, Spagna a rappresentare il maggior numero di acquirenti.
Fieragricola 2024 dedicherà come sempre molto spazio alla meccanizzazione in agricoltura e alle nuove modalità di acquisto dei mezzi agricoli, incentivando la diffusione di nuove tecnologie finalizzate a migliorare la produttività e la sostenibilità.