(di Paolo Danieli) In questi giorni si è di nuovo imposta all’attenzione della politica la questione immigrati. Gli sbarchi continuano a ritmo incessante. 11 mila in 10 giorni. A promuoverli le Ong di mezza Europa, braccio operativo di un disegno di cui diventa sempre più difficile negare l’esistenza. E anche una fetta di opinione pubblica che per motivi culturali o religiosi ritiene bello e doveroso accogliere chiunque arrivi. ‘Sono dei disperati – dicono i buonisti- affamati, poveri, vittime delle più inaudite violenze. Come non aiutarli?’
Secondo loro chiunque arriva ha diritto di essere accolto, rifocillato, curato, vestito, alimentato e…mantenuto. Così si fermano tutti qui. Anche perché nessuno li vuole. Poi molti per vivere cominciano a delinquere. Non per niente le carceri sono piene di stranieri. In Africa c’è un miliardo di africani. Ma ne arrivano anche dalla Siria e dal Bangladesh. Mica possiamo prenderceli tutti!
Ci sono delle leggi fisiche, economiche, sociologiche e biologiche evidentissime che lo impediscono. Com’è possibile che non lo si capisca?
Il Vangelo, un libro che ha avuto un certo successo ed ha venduto miliardi di copie, per entrare nella testa delle persone più semplici ed avere la certezza che comprendessero il messaggio cristiano utilizzava le parabole. Proviamo a fare altrettanto per vedere se riusciamo a far entrare nella testa dei sostenitori dell’accoglienza che è impossibile dare tutto a tutti.
Proprio ieri 11 novembre la Chiesa cattolica, che predica la carità, ha festeggiato San Martino, un ungherese arruolato nell’esercito dell’antica Roma, che un giorno, in Francia, passando a cavallo, vide al bordo della strada un mendicante seminudo e infreddolito. Martino non esitò a tagliare in due il suo mantello con la spada e a darne la metà al poveretto. Un grande gesto di carità per il quale Martino è ancora ricordato. Ma se invece di dare metà del suo mantello ne avesse dato un pezzetto a tutti i mendicanti che trovava per strada, vale a dire un coriandolo di mantello per uno, quale sarebbe stato il risultato? Sarebbe morto di freddo lui e anche i mendicanti. Non è difficile trasferire questo insegnamento sul fronte dell’accoglienza agli immigrati: è impossibile accogliere tutti! Martino lo sapeva. Ha dato metà mantello, salvando il povero e anche sé stesso. E l’hanno fatto santo.