Erano appena uscite da un appartamento quando i poliziotti le hanno raggiunte per le scale del palazzo in via Tonale all’interno del quale erano riuscite ad intrufolarsi. A segnalarle alla Questura è stato un residente che si è trovato ad assistere alle azioni furtive delle due giovani, arrestate con l’accusa di furto in abitazione aggravato. È successo ieri nel tardo pomeriggio.
Le ragazze, forzata la serratura della porta d’ingresso, si sarebbero introdotte all’interno dell’abitazione e vi sarebbero rimaste per qualche minuto. Sorprese dagli agenti in flagranza, entrambe sono state trovate in possesso di diversi strumenti di uso comune, spesso utilizzati come arnesi di effrazione. Oltre a questi, gli operatori delle Volanti sono riusciti a rinvenire una cintura di una nota marca di lusso, poi restituita al proprietario dell’appartamento preso di mira, che ne ha rivendicato la titolarità.
Gli agenti hanno appurato che una delle due giovani donne finite in manette era latitante e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, commessi in svariate province del nord, del centro e del sud Italia.
Gli accertamenti svolti sul conto dell’altra ragazza hanno fatto, invece, emergere che la stessa aveva fornito ai poliziotti dichiarazioni false in merito alla sua identità: nello specifico, la stessa aveva tentato di far credere di essere una minorenne dichiarando di avere tredici anni. L’esame osseo ha, tuttavia, consentito di rilevare che non poteva averne meno di 19.
Al termine dell’attività investigativa, la maggiore delle due complici è stata accompagnata presso il carcere di Montorio, in esecuzione dell’ordine di carcerazione nei suoi confronti disposto, mentre l’altra è stata trattenuta presso le camere di sicurezza delle Questura.