Inaugurato all’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio un nuovo isolatore per la preparazione di farmaci antiblastici di ultima generazione, donato al nosocomio dalla famiglia Ferroli. L’isolatore, del costo complessivo di oltre 70mila euro, opera in pressione negativa ed è adatto alla manipolazione di citotossici, antitumorali attivi contro cellule a elevato turnover. Studiato per offrire la massima protezione degli operatori, li mette al riparo da sostanze potenzialmente pericolose, senza il rischio che il materiale manipolato possa essere contaminato dall’ambiente.
Presenti in sala Leonardo, insieme alla signora Elide Bortoli Ferroli e ai figli Paolo, David e Simone, il Direttore Generale dell’Azienda ULSS 9 Scaligera, Dott. Pietro Girardi, il Sindaco di San Bonifacio, Giampaolo Provoli, Dirigenti medici e operatori del servizio di Farmacia del Fracastoro.
«Ringrazio profondamente la famiglia Ferroli per questa donazione e per tutto quello che fa per questa comunità – ha dichiarato il Dott. Pietro Girardi – Non è la prima volta e speriamo di continuare a meritarcelo. Sappiamo che nel sistema sanitario le difficoltà esistono, ma le sfide da affrontare meritano l’aiuto di tutti. Per questo, grazie davvero per questa dotazione, che garantisce la sicurezza degli operatori, dei pazienti e del farmaco stesso».
La Dr.ssa Giovanna Grisi, Responsabile ff dell’UOSD Farmacia, ha evidenziato come grazie al nuovo isolatore, già operativo, i tempi di preparazione dei farmaci si siano di fatto dimezzati. Un dato di fondamentale importanza per i pazienti oncologici, come sottolineato dal Dr. Adriano Sorio, che ha per questo ringraziato nuovamente i donatori a nome dell’intera equipe.
«È un piacere e un onore essere qui oggi e ricordare il nome di nostro padre, Tredicesimo Luciano Ferroli – ha dichiarato Simone Ferroli, Amministratore Delegato insieme ai fratelli David e Paolo dell’azienda di famiglia Maxa – Advantix spa – Tutto è nato a inizio pandemia, quando siamo entrati in contatto con la Direzione Medica del Fracastoro e abbiamo donato quelle dotazioni di protezione, mascherine, camici e guanti, che all’epoca si faticava a recuperare. Successivamente, in occasione del primo anniversario della morte di nostro padre, mi sono rimesso in contatto per chiedere se l’ospedale avesse bisogno di qualcosa in particolare. La famiglia si è trovata subito d’accordo nello stanziare i fondi necessari all’acquisto di questo isolatore per la preparazione dei farmaci. Ci tengo a ringraziare tutti i 270 dipendenti della nostra azienda che grazie al loro lavoro quotidiano ci permettono anche di fare queste azioni di solidarietà».