Lucio Malan, capogruppo di FdI in Senato, parlando a Radio Anch’io ha detto che non è d’accordo sul criterio usato dal governo per decidere dei migranti chi può sbarcare e chi no. “Per decisione dei medici -ha detto- sono stati considerati fragili anche coloro che erano giovani e in buona salute ma che hanno un turbamento psicologico. Con questo criterio praticamente chiunque potrà sbarcare in Italia”. Il turbamento sarebbe quello derivante dal fatto di non poter scendere sul nostro territorio. Un’aspettativa delusa, secondo gli psicologi, che provoca disagio. Ma, sostiene Malan, “non basta un turbamento psicologico ma problemi seri. Altrimenti io aspiro a diventare milionario e se non lo divento ho un grave turbamento psicologico per il quale bisogna darmi un milione. Non mi sembrano logiche accettabili”.
Queste parole vengono dal capogruppo in Senato di FdI. Dovrebbero far riflettere governo e maggioranza se è stato opportuno utilizzare il criterio che lascia a medici e psicologi l’ultima parola per decidere su chi sbarca. Criterio che ha avuto il risultato di far sbarcare tutti. E che rischia di creare un conflitto con la categoria dei medici. Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la federazione degli ordini dei medici, critica la Meloni per aver definito “bizzarra” la decisione dei sanitari di fare scendere tutti. Anelli tira in ballo l’autonomia professionale e dice che “il governo non può utilizzare i medici per il controllo dei flussi migratori”. “Noi – precisa- siamo tenuti a tutelare la salute di tutti, non di chi risulta essere più o meno simpatico”.
Una posizione che se da un lato è corretta nel tutelare l’autonomia professionale del medico, che non può dipendere dal potere esecutivo, dall’altro sa molto di presa di posizione politica. Al medico è richiesta una valutazione sullo stato di salute, non sui sentimenti, sulle sensazioni, sulle opinioni. Se un bel ragazzone africano, forte e sano, dichiara di essere deluso di non poter sbarcare al medico non deve interessare. Il presidente degli Ordini dei Medici così ragionando apre una falla enorme nel sistema delle visite fiscali. Il lavativo che, pur sano, se ne sta a casa perché non ha voglia di andare al lavoro, potrebbe anche lui denunciare di essere ‘turbato psicologicamente’ per un qualsiasi motivo.
Se la palla per decidere della fragilità viene buttata nel campo della psicologia, allora si troverà sempre un motivo per stare a casa dal lavoro o per scendere dal barcone. Ma così non può funzionare.