La gente ha la memoria corta, visto che invece di cancellarli dalla faccia della terra ha continuato a votare per i Cinquestelle anche il 25 settembre scorso. Specialmente nel sud, d’accordo: per il reddito di cittadinanza. Per quella sorta di voto di scambio che ha garantito ai grillini di sopravvivere a sé stessi e a Conte di continuare a fare politica invece di tornare nel nulla da cui era venuto.
Conte, dopo quello che ha combinato, continua a pontificare e si permette pure di criticare il governo Meloni appena costituito. Si vuole riciclare. Punta sul fatto che la gente ha la memoria corta e dimentica facilmente anche le malefatte. E allora gliela rinfreschiamo noi la memoria a chi si è già dimenticato dei banchi a rotelle. Ve li ricordate? Quelli voluti dall’Azzolina, allora ministro del’Istruzione di Conte, e che ci sono costatai 300 milioni di euro? Quelli che non sono mai stati usati perché non servivano a niente? Ne erano arrivati anche a Verona. Che fine hanno fatto? Eccoli lì.
Sono i banchi a rotelle del Liceo Ginnasio di Stato Scipione Maffei, sede staccata del quartiere Navigatori. Sono fuori dell’edificio della scuola, buttati lì, come dei rifiuti. La zona è un po’ defilata. Sono in pochi che hanno la possibilità di vederli. Allora eccoli qua. Li facciamo vedere noi. Testimonianza di come il governo dei Cinquestelle hanno buttato via i nostri soldi. Una vergogna. Tanto per non dimenticare quello che Conte e compagni hanno combinato.