«Cancellare dalla Carta di Identità di una bambina la dicitura padre e madre e inserire “genitore” per riferirsi a due donne, reputandole entrambi madri, è pura ideologia ed è una colossale menzogna, che va contro il Decreto Salvini. I bambini nascono da una madre e da un padre ed è una verità scientifica e incontrovertibile anche se la XVIII sezione del Tribunale di Roma vorrebbe ideologicamente affermare il contrario. Ancora una volta viene cancellato il diritto dei minori a vedersi riconosciuti un padre e una madre. Con questa sentenza si crea un precedente gravissimo, perché si legittimano due donne o due uomini ad essere entrambi “genitori” dello stesso bambino, dunque aprendo la strada anche ad altre legittimazioni come con l’illegale e barbaro utero in affitto. Chiediamo un intervento immediato del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per far rispettare il Decreto Salvini e dando chiare disposizioni agli uffici dell’anagrafe affinché queste decisioni non trovino alcuna legittimazione sui registri», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.