“La Commissione europea rischia di sembrare uno “stipendificio” – guarda caso di esponenti più o meno vicini al Movimento 5Stelle – perché, prima della questione legata a Di Maio, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri Josep Borrell conferì un medesimo incarico internazionale a Emanuela Del Re (M5S) nominandola rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel. In base a cosa?”.
Così l’europarlamentare Paolo Borchia, responsabile federale Lega nel Mondo, che ha presentato un’interrogazione a Josep Borrell sul caso Del Re.
“L’incarico risale a giugno 2021 su proposta proprio dello stesso Borrell, ma non sono noti i criteri in base ai quali fu scelto di conferire questa nomina proprio alla sociologa ed ex viceministro degli Esteri pentastellata. Ruolo centrale in una regione strategica per la sicurezza di tutta l’Europa. Non solo, poco nota è la retribuzione economica che spetta alla rappresentante speciale e sono sconosciuti i risultati ottenuti fino ad ora in termini di strategia europea sotto la gestione della professoressa Del Re. Interrogativi – conclude Borchia – che ho rivolto proprio all’Alto Rappresentante. Doverose le risposte ad un anno dall’incarico, considerando anche che il Consiglio dell’Ue pare abbia deciso di estenderlo fino al 31 agosto 2024”.