Poco meno di un mese fa L’Adige riferiva un episodio avvenuto a Verona a sostegno dell’intenzione dichiarata dal governo di alzare il tetto del contante e di invertire la tendenza dei governi precedenti di incentivare sempre più l’uso della moneta elettronica, come bancomat e carte di credito. A dimostrazione dell’assurdità di obbligare i cittadini a usare il bancomat proponevamo un episodio rivelatore.
“Qualche giorno fa a Verona -scriveva L’Adige- un tabaccaio che aveva venduto una marca da bollo da 2 euro quando il cliente ha chiesto di pagarla col bancomat s’è rifiutato, dicendo che già il suo margine era minimo, se poi su quella cifra irrisoria avesse dovuto anche pagare le commissioni della banca…gli conveniva chiudere bottega. Il cliente, evidentemente indottrinato da quelli che vorrebbero abolire il contante, ha chiamato la Guardia di Finanza che lo ha multato ai sensi della legge vigente. Ecco, eliminando il contante, dove si va a finire. Perciò l’inversione di tendenza del governo Meloni rispetto ai precedenti va vista come un mattone a difesa delle libertà dei cittadini”.
Ecco, il governo con la manovra finanziaria appena licenziata dal Consiglio dei Ministri ed ora l’esame di Camera e Senato, ha deciso di vietare l’obbligo di accettare pagamenti elettronici sotto i 30 euro. In questo modo si tutelano quei piccoli commercianti, come i tabaccai o gli esercenti, che vivono su piccole transazioni, come appunto la vendita della marca da bollo, della tazzina di caffè o del giornale, impedendo che il loro margine di guadagno venga taglieggiato dalle banche attraverso le commissioni dei pagamenti elettronici.
Ma non bisogna fermarsi qui. Certe aziende pretendono che i loro clienti paghino la merce acquistata solo con bancomat o carta di credito. Ciò è un abuso. La moneta che circola in Italia e in Europa, l’euro, è a corso legale e nessuno può rifiutarla. Si può rifiutare un pagamento in dollari o in sterline, ma non in euro! Il prossimo passo a tutela della libertà dei cittadini e dei consumatori sarà di chiarire, anche attraverso delle sanzioni, che nessuno può pretendere il pagamento con moneta elettronica al posto del denaro contante a corso legale.