(mda) Una struttura sostenibile, anti-sismica, pensata per i suoi ospiti ed il loro benessere basandosi sull’esperienza di quarant’anni di lavoro quotidiano: è stato Inaugurato sabato scorso il secondo restauro della Comunità Verdeprato, a Vanoni Remelli, della Fondazione Historie onlus. Presenti per l’occasione l’assessore alla Sanità – Servizi sociali -Programmazione socio-sanitaria della Regione Veneto, Emanuela Lanzarin; i consiglieri regionali, Tomas Piccinini ed Anna Maria Bigon; il sindaco di Valeggio sul Mincio, Alessandro Gardoni con il vicesindaco, Marco Dal Forno, ed il sindaco di Mozzecane, Mauro Martelli.
A fare gli onori di casa il dott. Nicola Novaglia ed il presidente Virginio Furri: «E’ motivo di grande soddisfazione ed emozione aver completato questo secondo restauro, in circa 40 anni questa struttura ha accolto più o meno 140 persone con disabilità ed ad oggi vivono ed abitano qui con noi una ventina persone. La comunità – continua Furri – ha tra i suoi compiti istituzionali quello di aiutare a sviluppare un futuro diverso per queste persone, riconoscendone le capacità e possibilità, costruendo con loro un progetto di vita il più normale ed autonomo possibile, tenendo presente che sono persone “fragili” che hanno bisogno di aiuto, di una guida che li segua e li ascolti. Gli operatori infatti, sono fondamentali in questo lavoro e li ringraziamo tutti perché sanno aggiungere oltre a competenze tecnico scientifiche anche passione ed amore che in questo mestiere sono fondamentali».
Il progetto di restauro è stato seguito dall’ingegner Andrea Cordioli ed ha riguardato principalmente la struttura che presentava diverse problematiche soprattutto nelle barriere architettoniche: ad esempio, i bagni avevano docce con i piatti rialzati, dunque difficili da usufruire per gli ospiti.
«Si è deciso dunque con la proprietà – ha spiegato l’ingegnere – la posizione dell’ascensore e di rifare i bagni, oltre a progettare una struttura antisismica aggiungendo dei setti sismoresistenti, in grado di scaricare a terra con dei micropali l’energia prodotta da un eventuale terremoto, mentre il telaio esterno che presentava elementi orizzontali è stato trasformato in balconi delle stanze degli ospiti. I frangisole, inoltre, non hanno funzione soltanto estetica, ma anche di protezione. L’edifico era inoltre energivoro pertanto è stato portato in classe A sostituendo le caldaie con pompe di calore e pannelli solari e colonnine elettriche esterne».
Anche l’assessore Lanzarin si è unita ai complimenti per l’eccellenza della struttura: «Questa comunità alloggio fa parte delle circa 1600 accreditate dalla Regione Veneto, strutture che sono molto importanti per le persone con disabilità, anzi sono il tassello fondamentale di congiunzione tra le famiglie in emergenza e le grandi strutture sanitarie. In questa struttura si percepisce e si respira il calore della “famiglia”. Un forte ringraziamento quindi agli operatori della struttura perché negli ultimi due anni, tutti noi abbiamo vissuto momenti difficili, ma loro di più perché nella difficoltà della gestione della pandemia, sono stati in grado di gestire la quotidianità con persone fragili in una struttura in ristrutturazione».
Anche il Sindaco Valeggio si è unito ai ringraziamenti: «È motivo di orgoglio avere una comunità come questa nel nostro territorio, l’ambiente è accogliente e sereno! complimenti per tutto quello che avete fatto in questi 40 anni». Spiega la dottoressa Mantelli, coordinatrice della struttura: «È un traguardo importante, e ne siamo orgogliosi. Negli anni della pandemia, i nostri ospiti comunque ci hanno stupito perché hanno dimostrato spirito di adattamento e ci hanno dato la forza per andare avanti. Oggi abbiamo una sede bella e ristrutturata, anche con una cucina professionale completamente rinnovata dove i nostri e ragazzi potranno sperimentarsi anche in ambito culinario. Gli spazi e gli ambienti comuni come i laboratori sono stati completamente riorganizzati per dare la possibilità agli ospiti di esprimersi».
Anche Claudia , una ragazza della comunità ha voluto portare il proprio contributo ringraziando con emozione tutti i presenti, ma soprattutto confermando la sua felicità di vivere nel nuovo alloggio della comunità Verdeprato dei Vanoni Remelli.