4 farmacie su 10 erogano il vaccino antinfluenzale. Il che è un vantaggio per i cittadini. Un passo avanti rispetto agli ultimi anni in cui per fare la vaccinazione bisognava rivolgersi al medico di famiglia, con i noti disagi a base di lunghi stazionamenti nelle sale d’aspetto dei loro ambulatori, solitamente poco confortevoli.
Le farmacie stanno diventando sempre più un punto di rifermento del SSN, a dimostrazione della loro funzione sociale determinata soprattutto dalla loro capillare diffusione sul territorio.
Il 34% delle farmacie ha svolto nell’ultimo anno campagne di screening per il diabete, per l’iper-colesterolemia e per le malattie cardiovascolari e respiratorie. Alla campagna di prevenzione sul tumore al colon-retto hanno aderito quasi 8 farmacie su 10.
Secondo il 5° Rapporto annuale sulla Farmacia curato da Cittadinanzattiva, in collaborazione con Federfarma che ha coinvolto 1.030 farmacie e ben 1.284 cittadini, nel 2018 solo il 18% delle farmacie aveva partecipato agli screening per il tumore al colon retto: nel 2022 sono salite al 78%. Fra i servizi è cresciuto il monitoraggio della pressione, effettuabile nel 96% delle farmacie.
Molto importante la possibilità di accedere al Cup nelle Farmacie. Le prenotazioni per visite mediche ed esami sono passate dal 63% del 2018 al 77% del 2022. Il 38% delle vaccinazioni anti Covid-19 è erogato dalle farmacie. La maggioranza dei farmacisti è favorevole a introdurre anche quella contro Herpes Zoster, Papilloma virus e Pneumococco.
“C’è diffusa consapevolezza della farmacia come primo presidio di prossimità e interesse per la sua evoluzione nell’ambito della sanità territoriale. In questo percorso – afferma il presidente di Federfarma Marco Cossolo – un ruolo chiave spetta alla telemedicina e alle campagne di screening che ormai rientrano nell’attività quotidiana del farmacista. È necessario che questi servizi, però, siano adeguatamente riconosciuti e valorizzati”.