Casa di Giulietta: quello che la giunta Tommasi sta facendo coincide con quanto L’Adige aveva sostenuto e ripetuto molte volte durante l’amministrazione Sboarina e che ancora prima aveva proposto Enrico Corsi quand’era assessore della giunta Tosi. Era la cosa più logica da fare. E anche la più semplice: differenziare entrata e uscita dalla casa, meta di migliaia di turisti, facendoli entrare dal Teatro Nuovo ed uscire in via Cappello. L’uovo di colombo! 

Dispiace che il centrodestra non abbia fatto questa scelta quando doveva e poteva farla. L’amministrazione Sboarina s’è incaponita a far entrare ed uscire tutti da cancello di via Cappello col risultato di provocare assembramenti e code che hanno ostruito per giorni e giorni il normale transito pedonale nella centralissima strada.

Rimarrà sempre un mistero saper perché. E soprattutto capire che cosa abbia spinto a perseverare nell’errore, creando disagi ai cittadini e impiego di personale della Polizia municipale che avrebbe potuto essere utilizzato in maniera più utile che fare la guardia a una coda di turisti.
Non che solo per questo Sboarina avrebbe vinto le elezioni. Ma probabilmente di quei 7 veronesi su 10 che non gli hanno confermato il voto avrebbero potuto diventare 6 o 5…

Così facendo – o non facendo- ha regalato a Tommasi un’opportunità di poter poi dire che almeno quel problema l’ha risolto. Risolto, perché sarà inevitabile che il mese di sperimentazione iniziato oggi e che terminerà l’8 gennaio con l’ingresso dal Teatro e l’uscita dal cancello confermerà la bontà della scelta. Certo poi si dovranno risolvere altre questioni legate alla proprietà alla Soprintendenza. Ma intanto la strada giusta è imboccata.