Sono 943mila gli italiani colpiti dal virus dell’influenza o da sindromi simil-influenzali nell’ultima settimana:16 casi ogni mille abitanti. Lo comunica l’l’Istituto Superiore di Sanità che fa il monitoraggio dell’epidemia influenzale attraverso la rete di sorveglianza InfluNet. Ma sono già 3,5 milioni le persone contagiate dal virus che, come annunciato, quest’anno è più aggressivo degli altri anni.
L’incidenza ha già superato il picco di tutte le stagioni degli ultimi 10 anni. Sono i bambini sotto i 4 anni i più colpiti: 1 bambino su 20 nella scorsa settimana è stato messo a letto dall’influenza. La spiegazione potrebbe essere che la più alta incidenza in questa fascia d’età sia dovuta a virus respiratorio sinciziale, che nelle analisi condotte da Influnet è risultato presente su quasi il 9% dei campioni esaminati. Quest’ultimo dato potrebbe spiegare l’alto numero di bambini ammalati. Elevati anche i tassi tra 5 e 14 anni, pari a 29,29 per mille; incidenza pari a 13,16 casi per mille nella fascia 15-64 e 6,44 casi per mille negli over-65. In quasi tutto il Centro-Nord l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è classificata come ‘molto alta’.
Ed è proprio sui bambini che si concentra l’attenzione degli epidemiologi, anche perché poi è inevitabile che contagino i genitori. Perciò i pediatri raccomandano che “se non lo si è fatto ancora non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità”. Lo afferma la presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano, aggiungendo che”che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza”.