Sparava a specie protette da una feritoia ricavata nel capannone accanto a casa: fermato un 50enne sulle colline di Vestenanova. L’uomo, individuato la settimana scorsa dalla Polizia Provinciale, cacciava in un giorno di cosiddetto “silenzio venatorio”. Inoltre, gli agenti sorprendevano il bracconiere intento a raccogliere un esemplare di avifauna di specie protetta in una rete appesa poco distante, strumento di cattura vietato dalla legge. Scattavano così le perquisizioni negli edifici, in conseguenza della flagranza del reato.
Nel capannone gli agenti rinvenivano alcuni bossoli e cartucce e una seconda rete da uccellagione. In casa, invece, decine le prede detenute dall’uomo: molte appartenenti a specie protette e particolarmente protette e, tra queste, capinere, pettirossi e cinciarelle. Alcune già spiumate, altre ancora integre e presumibilmente abbattute recentemente.
Sono stati quindi sequestrati gli esemplari di avifauna, l’arma utilizzata e le reti. Nei confronti dell’uomo è stata trasmessa alla Procura della Repubblica la notizia di reato per aver esploso colpi di arma da fuoco all’interno di un fabbricato, per aver cacciato in un giorno di silenzio venatorio, per aver abbattuto e detenuto specie protette e per aver usato una rete da uccellagione. È stata anche contestata la detenzione illegale di un fringuello, che veniva utilizzato dal bracconiere come richiamo per attirare gli uccelli. Le pene previste dalla legge sulla caccia per tali reati, sono l’arresto da due a otto mesi o l’ammenda da 700 a 2.000 euro a cui si devono aggiungere le violazioni amministrative.