Anche se il Covid non fa più paura come un anno fa il problema adesso è che c’è solo quel virus a circolare ma cene sono contemporaneamente altri due: quello dell’influenza e il virus sinciziale (RSV) che è c causa di molte bronchioliti nei bambini che stanno riempiendo i reparti di pediatria degli ospedali. Questo sia in Italia che in Europa dove i Centro europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc) mette in guardia sulla simultaneità delle epidemie.
E le feste natalizie, con l’aumento degli incontri fra persone, le cene, lo shopping e i viaggi sono destinate a diventare un fattore di aumento dei contagi. Per questo motivo l’Ecdc raccomanda una campagna d’informazione per rendere consapevole la gente dei rischi e per stimolarla a fare le vaccinazioni, almeno per le categorie a rischio. Un ruolo importante in questo senso l’hanno i medici nel sensibilizzare la popolazione.
Essenziale garantire la profilassi per il virus sinciziale ai lattanti ad alto rischio.
Si raccomanda anche di restare a casa quando ci si ammala e non andare in giro per non diffondere il contagio, nonché di mettere in atto tutte quelle misure igieniche come l’uso delle mascherine, un’adeguata ventilazione degli spazi interni, l’uso del telelavoro, evitando gli spazi pubblici affollati.
Intanto i primi a sentirne le conseguenze sono in Pronto Soccorso in tutte le regioni. E questo la dice lunga su quanto sia urgente riformare il ruolo dei medici di base che, se organizzati adeguatamente, potrebbero evitare che le sale d’attesa dei Pronto Soccorso siano piene di persone con la febbre e con sintomi che ormai sono indistinguibili fra influenza e Covid.