Il Comune si è dotato del primo piano strategico per la transizione ecologica. Saranno indicate azioni e interventi non più rimandabili, trasversali a tutti gli ambiti in cui opera il Comune e aperti a tutta la comunità, dalle istituzioni alle imprese, dalle categorie economiche ai singoli cittadini, per un problema, quello dell’emergenza climatica, in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte. Dalle comunità energetiche alla riforestazione urbana, dai regolamenti edilizi alle zone a 30 km orari, dalle piste ciclabili all’economia circolare. Il termine green supera i confini dell’ambiente per raggiungere ogni ambito della società, ce lo chiedono le nuove generazioni, ce lo impongono gli obiettivi europei.
Grazie al supporto scientifico dell’Università IUAV di Venezia, che affiancherà l’Amministrazione nelle stesura delle linee guida, partendo dall’analisi dei dati e della situazione attuale. Tra qualche mese e saranno delineati gli obiettivi da perseguire e realizzare, i tempi delle misure programmate e i relativi costi. Il piano, le cui linee di indirizzo saranno illustrate in Consiglio comunale per un’adesione più corale possibile, è fondamentale anche per concorrere a finanziamenti locali, nazionali ed europei, con l’obiettivo di fare di Verona una città non solo più sostenibile, ma anche più competitiva e attrattiva. Le sfide che si intendono affrontare e che determineranno obiettivi e azioni specifiche sono cinque: adattamento e mitigazione al cambiamento climatico, economia circolare e metabolismo urbano, sevizi eco sistemici e natura, cibo e salute, lavoro ed energia. La collaborazione scientifica con la IUAV comprende anche approfondimenti di buone pratiche nazionali e internazionali oltre all’identificazione di alcuni indicatori d’impatto, utili a misurare l’effettivo raggiungimento della transizione ecologica dei vari settori interessati.
Nelle prossime settimane sono programmati gli incontri tra il gruppo di lavoro formato da IUAV e i diversi settori dell’amministrazione coinvolti, al fine di condividere la visione strategica unitaria e definire obiettivi e azioni in relazione alle 5 sfide. Tra aprile e maggio 2023 si passerà alla redazione del piano e delle sue componenti. Si proseguirà poi con la fase di consultazione e presentazione pubblica del documento strategico, e infine, alla sua revisione e approvazione definitiva a fine luglio 2023. A coordinare l’attività di ricerca e sperimentazione del Piano di transizione ecologica è il prof. Francesco Musco, ordinario di Pianificazione Urbanistica presso il Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università IUAV di Venezia.
“La transizione ecologica è perciò un processo a 360 gradi che riguarda tutti, nessuno escluso, e per il quale bisogna agire subito – commenta l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Tommaso Ferrari-. Da qui la scelta dell’Amministrazione di redigere il primo piano strategico per la transizione ecologica, uno strumento per indicare finalità e strumenti con cui attuare con coerenza le azioni individuate. Ci avvaliamo delle competenze scientifiche dell’Università IUAV di Venezia, esperta in tali settori, per costruire uno strumento operativo in grado di incidere su tutti i processi decisionali comunali e, indirettamente, anche su quelli privati. Un impegno per le future generazioni, perché una città che punta sulla transizione ecologica diventa oltre ad essere dove si vive meglio risulta anche più attrattiva per gli investitori e quindi più competitiva. Ci siamo dati tempi stretti, vista l’urgenza del tema, dopodichè si potrà davvero avviare un importante cambio di passo, a cominciare dagli ambiti più urgenti e più sentiti dalla popolazione. Penso al risparmio energetico, che per il Comune significa intervenire sull’efficientamento di tutti gli edifici pubblici, scuole comprese, alla qualità dell’aria con azioni come la riforestazione urbana e la mobilità sostenibile. Il tutto sarà monitorato costantemente con strumenti ad hoc”.
“L’università ha tra i propri compiti istituzionali la ricerca e la terza missione per trasferire competenze e know how ai territori, accompagnando processi e sperimentazioni in collaborazione con gli enti locali e le città – commenta il prof. Francesco Musco -. In tema poi di adattamento agli scenari mutevoli climatici e di transizione ecologica, l’Università IUAV di Venezia ha sviluppato nell’ultimo decennio, piani e progetti a tutte le scale, grazie anche alle numerose ricerche competitive finanziate dalla Commissione Europea in questi anni. Il Piano per la Transizione Ecologica della Città di Verona rappresenta la prima sperimentazione che ha il principale obiettivo di agganciare le politiche urbane ed ambientali della città a tutta l’azione amministrativa”.