Adriano Filice è stato rieletto Segretario Generale dello Spi Cgil Verona e con lui si rinnova anche il gruppo dirigente di una grande realtà sindacale che nella provincia di Verona conta più di 25 mila iscritti, decine di sedi aperte tutti i giorni dove pensionate e pensionati, cittadine e cittadini, ma anche lavoratrici e lavoratori, trovano sostegno ai loro bisogni e risposte ai loro problemi. Un riferimento disponibile a tutti anche per conoscere le concrete condizioni di vita di anziane e anziani. Della Segreteria Spi Cgil Verona fanno ora parte: Alba Ballerini, Stefano Facci, Adriano Prina, Alessandra Taddei.
Il congresso dei pensionati Cgil si è concluso ieri pomeriggio con la partecipazione di oltre un centinaio tra delegati e invitati. “Sono tre le immagini che mi porto dentro di questo Congresso” ha detto Adriano Filice. “Quella del pensionato che sventola una bolletta troppo alta per le sue tasche; della pensionata che spiega di non riuscire a pagare le spese condominiali e di un’altra pensionata che ammette di rinunciare a curarsi perché impossibilitata a pagare le parcelle delle prestazioni sanitarie private in quanto nel pubblico non è riuscita a trovare posto. Sono aspetti della quotidianità sempre più comuni e sempre più inaccettabili in quanto ingiusti e lesivi della dignità delle persone lasciate sempre più sole ad affrontare le crisi economiche e sociali che da anni si susseguono senza soluzione di continuità“.
La buona notizia emersa durante il Congresso riguarda una inedita disponibilità da parte del Comune di Verona al confronto con il Sindacato sui temi sociali, come confermato dall’assessore al Bilancio del Comune di Verona Michele Bertucco, intervenuto lunedì mattina per portare i saluti dell’amministrazione comunale ai delegati e alle delegate, e dall’assessore al Sociale Luisa Ceni intervenuta alla tavola rotonda di lunedì pomeriggio.
Filice ha quindi confermato le linee di azione dello Spi Cgil per i prossimi anni, che saranno orientate alla difesa del potere di acquisto delle pensioni; alla negoziazione sociale già avviata con molte amministrazioni comunali scaligere; alla difesa del diritto alle cure e alla salute con la battaglia in corso per una reale riqualificazione dell’assistenza sanitaria territoriale; al tema dei diritti inespressi attraverso i servizi messi a disposizione nelle sedi territoriali Spi Cgil; alla difesa della storia e della memoria. Il Segretario generale ha poi annunciato l’intenzione di rilanciare la partita dell’Osservatorio provinciale sulle case di riposo, ottenuto con grandi sforzi dalle organizzazioni sindacali durante la pandemia, ma che troppi ostacoli hanno impedito di rendere pienamente operativo.