Mentre in Italia il Covid non pare essere più un grave problema al punto che i virologi suggeriscono di abbandonare il temine di pandemia per definire la circolazione della malattia, ci sono delle notizie preoccupanti che provengono dalla Cina, dove tutto è cominciato. E’ solo di pochi giorni fa la decisione del governo cinese di allentare le misure rigidissime che ne avevano caratterizzato la politica anti-pandemia. L’Oms “è molto preoccupata per l’evolversi della situazione in Cina, con un aumento delle segnalazioni di casi gravi”.
Il Financial Times riferisce che il vice direttore del Centro cinese per il controllo della malattie, Sun Yang sarebbero 250 milioni le persone infettate dal Covid, mentre ufficialmente sono 60mila. Sempre secondo il quotidiano britannico gli ospedali cinesi di molti centri urbani sarebbero già pieni e in difficoltà.
Sarebbe l’effetto rimbalzo dell’apertura voluta dal governo dopo tre anni di misure strettissime e di lockdown nelle città più colpite.
La velocità con la quale i contagi si sarebbero diffusi, se confermata, sarebbe spaventosa, soprattutto alla luce del fatto che non è possibile dimenticare che la pandemia è iniziata proprio in Cina, ufficialmente nel gennaio 2020, ma secondo molti anche prima.
Il problema è che le informazioni di Pechino non sono propriamente trasparenti ed anche il conteggio dei malati non è così sicuro. Resta quindi il dubbio che le notizie riportate dalla stampa britannica non siano precise. O almeno lo speriamo.