Revoca dell’amministratore per la Vini Recchia. Si è conclusa (per adesso) con questa decisione del Tribunale di Verona, il confronto legale tra i soci dell’azienda vinicola della famiglia Recchia. È destinata così a cambiare, dopo circa 40 anni, la guida della storica cantina che ha sede a Jago di Negrar e vigneti nella Valpolicella classica (tra Negrar, Marano, San Pietro in Cariano, Fumane e Sant’ambrogio) e nel territorio di Castelnuovo del Garda. Complessivamente, circa 80 ettari di vigneti di proprietà, per una produzione di circa 500mila bottiglie prodotte all’anno.
Nella lite tra i due soci, il Tribunale di Verona ha stabilito, con 3 differenti provvedimenti, la revoca di Riccardo Recchia dalla guida delle aziende di famiglia.
A inizio luglio, infatti, il giudice Fabio D’Amore, aveva disposto la revoca d’urgenza di Riccardo Recchia dall’amministrazione dell’azienda agricola ‘F.lli Recchia sa’. Ciò perché una parte delle operazioni aziendali “non appaiono soltanto estranee all’oggetto sociale (quale ad esempio l’acquisto e la ristrutturazione di abitazioni di proprietà dei soci), ma anche tali da creare confusione tra il patrimonio della società e quello personale dell’amministratore e dei soci o di altra società riconducibile ai medesimi”.
Successivamente, il 22 luglio, la giudice del Tribunale di Verona Stefania Abbate ha disposto la revoca d’urgenza di Riccardo Recchia dalla carica di amministratore dell’Azienda Agricola Palazzo Bertoldi Stefani s.s., che gestisce la storica villa veneta che si trova nel territorio di Negrar. Questo perché mancano nel rendiconto della società, come scrive la giudice, “i requisiti di verità, precisione, chiarezza e completezza, atti a porre i soci non amministratori nella condizione di ricevere un’adeguata informazione in ordine alla gestione e di esercitare così il controllo periodico previsto dalla norma”.
Infine, i due provvedimenti sono stati confermati, qualche giorno fa, da un’ulteriore duplice ordinanza del collegio di giudici presieduto da Camilla Fin. A questo punto le revoche diventano definitive e aprono un nuovo scenario per le società controllate dalla famiglia Recchia e per la storica cantina della Valpolicella.