Vigilia di un derby delicatissimo per la Scaligera Basket che domenica deve vincere assolutamente se vuole mantenere le chance di finire il girone di andata fra le prime otto della LBA e quindi partecipare alla Final Eight della Coppa Italia. Domenica, inizio alle ore 16,00 , al Taliercio di Mestre, Verona affronterà la Reyer Venezia e saranno ben tre gli ex in forza alla Tezenis Verona con un passato negli orogranata: Davide Casarin, Francesco Candussi e Guido Rosselli.
Casarin è l’enfant du pays dato che a Venezia vi è nato e a Venezia è cresciuto cestisticamente proprio con la maglia della Reyer, squadra che è presieduta dal padre e della quale ha difeso i colori sin dal minibasket e infine, a partire dal 2018/19 e per le due stagioni successive, anche in Serie A. E nelle 45 partite giocate, il classe 2003 ha collezionato 89 punti, 45 rimbalzi e 39 assist dando un contributo crescente ai roster che, nei suoi tre anni di militanza in prima squadra, hanno regalato a lui e a Venezia la possibilità di festeggiare la conquista di uno scudetto e una Coppa Italia e il raggiungimento di traguardi rilevanti come un ottavo di finale di Champions League, una finale di Supercoppa Italiana e una semifinale playoff.
Casarin arriva dal suo career high in punti (12), rimbalzi offensivi (4), tiri da due tentati (7) e tiri dal campo effettuati (11) e segnati (5), registrati domenica scorsa nella sfida con Trieste.
Per Candussi e Rosselli – invece – quello di questo fine settimana non sarà il primo confronto sul parquet di Mestre in Serie A contro la loro ex squadra: il primo ha affrontato la Reyer da avversario in due occasioni nel 2015/16 con la maglia della Consultinvest Pesaro, mentre il secondo ha incrociato la propria strada con quella della compagine lagunare due volte con la Manital Torino sette stagioni fa e una volta con la Segafredo Virtus Bologna nel 2017/18.
Quest’ultimo, alla Reyer per complessive tre stagioni dal 2011 al 2014, ha messo poi assieme con la formazione veneta 486 punti, 289 rimbalzi e 189 assist in Serie A (più della metà del suo bottino totale) giocando i primi minuti veri nella massima lega nazionale dopo quelli accumulati nel 2007/08 con l’Angelico Biella.
Per Candussi invece, come per Casarin, la Reyer è stata la società che gli ha spalancato le porte della Serie A permettendogli di debuttare e assaggiare il livello del primo campionato nel 2011/12 e nel 2012/13, annate queste in cui il nativo di Palmanova ha messo assieme solo 6 punti in 9 apparizioni e 20 minuti totali sul parquet ma ha certamente fatto il pieno di emozioni e ricordi significativi.