(di Rocco Fattori Giuliano) Partita decisiva per entrambe le squadre per guadagnarsi una chance- per entrare nella Final Eight: passa Venezia senza mai lasciare la testa della partita. Risultato finale: 80-57 (19-11 nel primo quarto; 18-17 nel secondo; 22-17 nel terzo e 21-10 nell’ultima frazione di gioco ).
Cinque gli ex in campo: De Raffaele e De Nicolao negli orogranata; Rosselli, Candussi e Casarin fra i -gialloblù. Venezia inizia subito forte con velocità in attacco cercando i propri realizzatori con decisione. Marco Spissu con una tripla mette subito in salita il match per la Tezenis. Verona impiega metà quarto per prendere le misure di Venezia e per essere incisiva a canestro. Casarin prende il posto di Cappelletti nella regia gialloblù e il gioco diventa più fluido. Venezia non perdona le palle perse scaligere. E prova il primo allungo. Verona paga soprattutto l’assenza di risultati nei tiri da tre, 0/4 nei primi dieci minuti.
Il secondo quarto vede la Reyer portare inizialmente a più 14 il suo vantaggio; Verona però inizia a prendere le misure ai lagunari, non cede ai rimbalzi in difesa (ben 15 nel primo tempo complessivamente), cerca di interrompere le linee di passaggio. Tenta sempre di entrare nell’area piccola trascurando però i tiri dall’arco. Ma è un’azione difensiva che paga e permette a Verona, grazie finalmente ad un tiro da tre di Cappelletti, di chiudere la frazione di gioco con soli 9 punti di svantaggio. Venezia è costretta a commettere molti falli per fermare le folate offensive della Tezenis, ma dalla linea della carità i gialloblù non riescono a monetizzare tutto quanto possibile. La differenza di profondità del roster (la Reyer ha diversi giocatori che hanno fatto l’Eurolega sino alla passata stagione) fa la differenza. Alessandro Cappelletti (nella foto) è l’unico gialloblù in doppia cifra al termine dei primi 20 minuti di gioco.
Xavier Johnson e Giordano Bortolani provano a tenere la Tezenis sulla linea di galleggiamento in un terzo quarto difficile, contrassegnato da una Reyer a tutto campo che cerca di chiudere il match. Ma Verona cerca sempre di costruire gioco e di sopperire nell’area piccola al deficit nei tiri da fuori e nella “maledizione” dalla lunetta: appena 14/24, e i punti lasciati sulla linea della carità sarebbero serviti come oro in questa giornata. Giordano Bortolani riceve un colpo molto duro al mento negli ultimi secondi del quarto e deve lasciare la partita togliendo alla Tezenis il suo apporto oggi nuovamente assai positivo.
Inizio di forza, nell’ultimo quarto, per la Reyer che non esita ad usare le maniere pesanti per mettere in difficoltà gli attacchi scaligeri e grazie ai continui errori dalla lunetta gialloblù prima realizza un parziale di 8-2, poi si porta al massimo vantaggio (+18) e infine costringe coach Ramagli al time out. Verona non riesce più a trovare la formula per imbrigliare la Reyer che continua a tenere il suo vantaggio a due cifre. Gioco confuso, con tante palle perse da entrambe le parti: gli ultimi minuti – con tanti falli di puro nervosismo – non cambiano la storia di questo derby.
Verona dice addio alle ultime chance di finire fra le prime otto nel girone di andata. Paga una percentuale bassissima da tre (3/22) e ai tiri liberi (16/28) che hanno reso impossibile di tenere Venezia agganciata nel match. Fra i gialloblù in doppia cifra vanno Xavier Johnson e Alessandro Cappelletti; è mancato Karvel Anderson che sino ad oggi è stato una certezza. Testa ora al prossimo match con Brescia, domenica prossima in casa.