Sono 170 mila i turisti che sono stati a vedere il balcone di Giulietta durante il mese in cui è stata sperimentata l’entrata dal Teatro Nuovo e l’uscita in via Cappello e che si è concluso l’8 gennaio. Un numero notevolissimo che la pone la Casa Din Giulietta al secondo posto nel mondo per numero di visitatori delle case celebri, seconda solo a quella di Elvis Presley negli Stati Uniti.
170 mila visitatori sono decisamente tanti. Troppi se avessero dovuto entrare ed uscire dallo stesso posto. Già ci sono stati degli ingorghi nel traffico dei pedoni nelle vie del centro. Figuriamoci che cosa sarebbe successo in via Cappello se entrata e uscita della casa di Giulietta non fossero stat e differenziate.
Il risultato della sperimentazione è da considerare positivo. Si sono viste, è vero delle code in piazzetta Navona, in corrispondenza dell’ingresso del Teatro Nuovo. Ma s’è trattato di code ordinate e che, soprattutto, non hanno creato problemi alla circolazione, né dei pedoni né delle auto. E all’uscita in via Cappello non s’è verificata nessuna difficoltà.
L’Adige aveva subito sostenuto questa soluzione, ma l’amministrazione precedente aveva preferito lasciar stare tutto com’era, con le code i via Cappello che intasavano una delle vie più importanti del centro. Ora l’esito positivo della sperimentazione appena conclusa dovrebbe tagliare la testa al toro e far diventare definitiva la differenziazione di entrata e uscita dalla Casa di Giulietta.
Ci sono da sistemare alcune cose e magari ottimizzare il passaggio dal Teatro Nuovo con l’offerta di qualche servizio per i turisti, come per esempio qualche breve spettacolo inerente la storia dei due celebri amanti o anche degli audiovisivi. E c’è anche da superare la perplessità della Soprintendenza che, come è accaduto altre volte, vede i problemi di Verona in un’ottica molto diversa da chi gestisce il territorio. Ma i vantaggi della scelta sono talmente evidenti che non dovrebbe essere un problema.