L’esperienza Kintsugi organizzata dal Comune di Villafranca in collaborazione con l’Associazione Core, sarà un percorso per genitori, allenatori,  formatori e lavoratori in cui ci si potrà staccare dalla quotidianità e vivere insieme piccoli momenti per recuperare qualcosa di rotto, rendendolo prezioso. Un’occasione per trovare dentro noi l’oro che può riparare, facendo riscoprire la voglia di desiderare ancora.

Il Kintsugi è l’arte giapponese di esaltare le ferite, riparando gli oggetti rotti con l’oro o l’argento affinché dalle fratture possa nascere una forma di perfezione estetica e interiore. Una pratica che fa molto bene a livello psicologico, come altre terapie, perché apre il cuore, aiuta a perdonare se stessi, a non ripetere gli stessi errori, a rispettare ciò che e fragile, danneggiato e imperfetto. Per tutti noi spesso la rottura di qualcosa, ha un’accezione negativa perché porta con se dolore, vergogna, senso di colpa, fallimento. Per la cultura giapponese attraverso questa antica arte invece, ogni storia può creare bellezza e ogni segno va mostrato con orgoglio.

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È il senso del kintsugi: riparare i cocci con l’oro significa rendere la cicatrice la parte più bella di quell’oggetto.

Questo venerdì (20 gennaio) alle ore 20.30 presso l’auditorium comunale l’associazione Core presenterà il corso “Kintsugi Experience” che partirà ufficialmente venerdì 17 febbraio con cadenza quindicinale, in piccoli gruppi dalle ore 20.30 alle 22.00. Per informazioni e costi si potrà contattare gli organizzatori: Dott. Manuel Pauciullo all’indirizzo pauciullomanuel@gmail.com e il Dott. Roberto Minucci alla mail robertominucci@libero.it.

Durante gli incontri ci sarà anche un momento dedicato alla praticità, durante i quali insieme all’insegnante Francesca Corghi, si andrà a riprodurre concretamente la tecnica della riparazione.

L’assessore alle politiche sociali di Villafranca Nicola Terilli: “Questa esperienza che vogliamo offrire, si aggancia all’iniziativa portata avanti lo scorso anno dal Comune di Villafranca intitolata La Bellezza che Cura. Questi incontri avranno l’obiettivo di curare la fragilità attraverso l’arte. Il concetto di perdita non si riferisce solo alla morte di una persona cara, ma può comprendere anche la rottura di una relazione, la perdita della stabilità economica, lavorativa. Questi incontri aiuteranno ad imparare a non nascondersi dietro le proprie fragilità, bensì a crearne un punto di forza.