Ulteriore passo in avanti per dare impulso allo sviluppo sostenibile in Veneto. Nella terza Commissione del Consiglio Regionale c’è stato il primo passaggio per l’approvazione della nuova legge regionale sulla Blue Economy. Promotore il presidente Marco Andreoli (Lega) che l’ha illustrata in assemblea.
“Il territorio veneto è ricco di fiumi, canali irrigui, acquedotti e falde, con la presenza di laghi e del mare. Data la rilevanza delle attività economiche che dipendono dall’acqua, l’obiettivo è quello di sviluppare un modello di crescita che tenga conto dell’impatto ambientale sulle attività produttive, all’insegna dell’economia circolare, dell’innovazione tecnologica e del riutilizzo delle materie prime da valorizzare. Per riuscire in questo proposito occorre accrescere la consapevolezza sulle future sfide ambientali”, spiega Andreoli.
La proposta di legge è strutturata in 12 articoli che considerano le varie declinazioni della Blue Economy: dalla formazione al lavoro, fino ad arrivare alla ricerca in ambito ambientale ed energetico, all’informazione e al coinvolgimento di tutti gli attori interessati, tra cui anche le università. Nella proposta viene individuato un programma triennale, con la redazione di un piano annuale della Blue Economy, in cui vengono indicati gli interventi, i beneficiari e le risorse, con i tempi e le modalità nell’anno di riferimento. “Si tratta di un settore emergente e dopo il Lazio, il Veneto è la seconda Regione in Italia a promuovere e disciplinare questo importante ambito, che contribuirà a creare nuova occupazione grazie all’introduzione di nuove professionalità. Potranno beneficiare di questo provvedimento le attività turistiche e ambiti come la pesca, l’acquacultura, la biotecnologia marina, la nautica e altri ancora”, continua il consigliere regionale.
Il primo passaggio istituzionale in Terza Commissione, prosegue Andreoli, “mi auguro sia la premessa per l’approvazione del provvedimento, dopo la discussione che avverrà nelle prossime settimane in Consiglio regionale. La legge prevede lo stanziamento di risorse che potranno integrare il fondo “BlueInvest”, varato dalla Commissione europea, per dare nuovo impulso alle attività legate a questi ambiti. Con il contributo fondamentale della giunta regionale potranno essere individuate e messa a disposizione per l’attuazione della norma”.