Elly Schlein sarà a Verona giovedì prossimo e si è fatta precedere da un’agenzia di stampa, dove “promette” di riprendere in mano il ddl Zan – già bocciato dalle Camere – per combattere le discriminazioni che, a suo dire, subirebbero nelle scuole i bambini delle famiglie omogenitoriali, e per rilanciare il matrimonio egualitario. Immediata la risposta della deputata veronese Maddalena Morgante, FDI, responsabile veneta del Dipartimento famiglia e diritti non negoziabili: «Fa quasi tenerezza l’ardore della Schlein e dispiace ricordarle che il fallimento del ddl Zan, cui personalmente mi sono sempre battuta, è tutta farina del sacco del PD: erano in maggioranza, occupavano tantissime poltrone che contano nel Paese, e non sono riusciti a mantenere una promessa fatta ai loro elettori. Capiamo il travaglio dei Dem: se non ci sono riusciti stando al Governo, come ce la faranno mai dall’opposizione? Ora infatti la musica è cambiata e il governo Meloni sta intervenendo sulle vere emergenze delle famiglie, dei più anziani e delle imprese. Due anni fa dissi no al ddl Zan che era ideologico, liberticida e anti-costituzionale. Oggi dico no a Elly Schlein ed alle sue bugie su discriminazioni inesistenti».

Schlein a Verona

La candidata alla segretaria del PD sarà dunque giovedì, alle ore 18.00, nella tensostruttura del Parco Ottocento di via Boscomantico 9 per incontrare cittadini e sostenitori. L’incontro sarà occasione anche per raccogliere adesioni ed iscrizioni utili alla chiusura della prima fase del Congresso Pd che vedrà i quattro candidati alla Segreteria nazionale sottoporsi al voto degli iscritti. I due più votati prenderanno parte alle primarie del 26 febbraio.

Secondo il locale comitato Schlein Verona al Pd serve la forza di Schlein per “ripensare il nostro modo di stare insieme e di essere comunità politica, che non può funzionare soltanto per linee di integrazione verticali ma deve svilupparsi anche e soprattutto in orizzontale con una logica di allargamento della base che deve parlare ai ceti popolari. Ciò significa tornare a parlare di lavoro e giusto compenso, di lotta alla precarietà e alla povertà, rimettere in discussione un modello di sviluppo che genera disuguaglianze che colpiscono soprattutto i giovani e le donne aumentando il rischio di povertà anche tra chi un lavoro ce l’ha ma non ne trae sufficiente reddito per sostenere se stesso/a e la famiglia“.

Del comitato Schlein Verona fanno parte l’attuale segretario provinciale Maurizio Facincani assieme ad altri componenti della Segreteria provinciale, il Segretario provinciale dei Giovani Democratici Federico Righetti; due assessori comunali del capoluogo, Federico Benini ed Elisa La Paglia, tre consiglieri comunali, Carla Agnoli, Michele Bresaola e Alberto Falezza, consiglieri di Circoscrizione Pd e numerosi amministratori o militanti di circolo nel resto della provincia, come Stefano Ceschi presidente del consiglio comunale di Bussolengo, Marco Taietta consigliere comunale di San Giovanni Lupatoto, Renato Boscolo segretario Pd di Cerea. Coinvolti anche esponenti dei Circoli di Castelnuovo, Mezzane, Villa Bartolomea, Caldiero, San Bonifacio, Zevio, Caprino, Dolcè e la consigliera comunale Veronica Atitsogbe.