(di Rocco Fattori Giuliano) Verona sfiora l’impresa, ma butta via tutto il lavoro fatto nell’ultimo quarto e deve cedere alla Carpegna Prosciutto 76-73 (18-20 nel primo quarto; 23-19 nel secondo; 10-20 nel terzo e 25-14 nell’ultima frazione).
Riccardo Visconti e Leonardo Totè sono gli ex della partita; Verona recupera Giordano Bortolani e si presenta con la formazione alla Vitifrigo Arena al completo. Karvel Anderson fa il millesimo punto con la Scaligera Basket e Verona, sul suo traino, è su buone percentuali da tre chiude in vantaggio il primo quarto. Troppe le palle perse dai gialloblù, ma la squadra è scesa in campo con un atteggiamento più volitivo che permette di rientrare dallo 0-6 iniziale imposto dai marchigiani.
La tripla di Totè in allontanamento è il simbolo di una Pesaro che affronta con decisione il secondo quarto e approfitta delle palle perse che Verona continua a regalare agli avversari. Cappelletti stoppa Abdur Rahkman lanciato a canestro è invece l’immagine di un quarto giocato dalle difese con grande aggressività. Pesaro sfrutta la profondità del suo roster; Verona si affida al “solito” Anderson chiamato a risolvere i problemi in attacco e riesce a restare attaccata ai padroni di casa, chiudendo al riposo con un gap di un solo canestro. Ma con un fallo tecnico a tempo oramai scaduto fischiato a coach Ramagli che i marchigiani incassano subito dopo la pausa lunga.
Il terzo tempo riparte con Davide Moretti per Pesaro e l’asse Cappelletti-Smith più Anderson per Verona. Lavorando duro in difesa, aggrappandosi ad ogni rimbalzo, e Verona sale sino al più sei su Pesaro. Un fallo a 0,7 secondi regala due liberi a Cappelletti che arrotonda il vantaggio, più 8. Verona cinica costringe tante volte all’errore Pesaro che perde il filo del gioco e non riesce a ritrovarlo per tutto il quarto chiudendo a dieci punti dagli scaligeri.
Kwan Cheatham suona la carica per Pesaro che all’avvio dell’ultima frazione impone a Verona un 10-0 dopo i 4 punti iniziali gialloblù che chiude il differenziale aperto nel terzo quarto. Con lui Leonardo Totè che firma due canestri fondamentali per i marchigiani che arrivano al pareggio e poi al sorpasso con Tambone. La partita si fa spigolosa. Dopo un 13-0 di Pesaro un mini-parziale di 0-5 riporta Verona avanti grazie sempre al “solito” Anderson. Il finale è incandescente con Verona che cerca la vittoria attaccando con determinazione. Pesano i tanti errori dalla lunetta di Taylor Smith (2/6) e Davide Moretti con una tripla ricaccia indietro i gialloblù. Anderson riavvicina a meno uno Verona grazie al suo 83% ai liberi. Smith regala tre liberi a Pesaro. Time-out a 32 secondi chiamato da coach Ramagli per l’ultima chance per pareggiare e andare all’over-time. Due volte la palla sul ferro, due liberi sbagliati e la partita va meritatamente a Pesaro che ci ha creduto sino alla fine.
Karvel Anderson è il migliore in campo con 22 punti col 50% da due, il 43% da tre e il 63% ai liberi. Verona paga ancora 15 palle perse che relegano in secondo piano i 40 rimbalzi strappati ai marchigiani. Bene Sanders e Cappelletti; limitato l’apporto di Holman troppo nervoso in campo. Concreto Taylor Smith che però sui liberi ha compromesso la sua gara. Leonardo Totè chiude la partita con 7 punti e 5 rimbalzi realizzati in 21 minuti.