La stella cometa che dal 1984 spunta dall’Arena durante le feste ed ‘esplode’ in piazza Bra con i suoi raggi candidi e perfetti rischiamo di non vederla più.
Ieri, durante le operazioni di smontaggio, un pezzo è caduto ed è rotolato lungo i gradoni del ‘500 dell’anfiteatro sbeccandoli. Non doveva succedere. Non era mai successo, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. La Procura della Repubblica ha subito ordinato il sequestro del monumento per poter valutare i danni. Compito della Soprintendenza e della Polizia Locale, braccio ‘armato’ del Comune, proprietario dell’Arena. Fortunatamente nessun ferito, niente morti. Il monumento era chiuso. In compenso scoppiano le polemiche. Manco a farlo apposta le ha innescate Vittorio Sgarbi, nella sua qualità di sottosegretario alla Cultura con delega ai beni artistici e monumentali. Secondo lui la stella va eliminata. Con l’Arena non c’entra niente. Meglio allora cogliere l’occasione per non montarla più. E’ già tanto che sia rimasta per trent’anni. Si mettano il cuori in pace i veronesi che sotto le feste s’erano abituati a vederla in Bra a ricordare loro che è Natale e c’è la rassegna dei Presepi che richiama tanti turisti, anche per vedere la stella ideata dall’architetto Rinaldo Olivieri.
Effettivamente che cosa c’entrano la stella cometa e il Natale con l’Arena romana? Niente. Ma se è per quello, con la romanità non c’entrano neanche i presepi, le opere liriche, i concerti sinfonici, quelli rock, il Giro d’Italia e la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi. E allora, sulla scorta dell’idea di Sgarbi non autorizziamo più il montaggio della stella che esce dall’Arena. E non autorizziamo più nessuno di questi eventi estranei alla romanità del monumento. In fin dei conti i presepi si possono esporre anche in Fiera e la stella, se proprio la vogliamo, si può farla uscire dalla curva Sud dello stadio e farla cadere in Piazzale Olimpia. E visto che ci siamo al Bengodi possiamo farci anche l’Aida, le opere e concerti vari. E magari anche la chiusura delle Olimpiadi. Sai che bello?
Più pacata la posizione dell’altro sottosegretario alla cultura, il veronese Gianmarco Mazzi, che ha invece dichiarato: “L’incidente all’Arena di Verona è un accadimento molto grave e per fortuna nessuno si è fatto male. Un’indagine seria da parte della Procura, della Soprintendenza e del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale accerterà eventuali responsabilità e negligenze. Con la sicurezza delle persone e la salvaguardia del monumento non sono tollerabili comportamenti superficiali. Per quanto riguarda il futuro della “stella”, tanto cara alla Città, rimanderei qualsiasi decisione al termine degli accertamenti. In ogni caso occorrerà ascoltare l’opinione dei veronesi e ovviamente dell’amministrazione comunale”