Non ha fatto in tempo a tornare dalla visita ufficiale in Algeria che ieri Giorgia Meloni, intervenendo da remoto alla conferenza sui Balcani occidentali di Trieste, ha comunicato che oltre al Mediterraneo è la regione balcanica l’altra direttrice di sviluppo della nostra politica estera ed economica.
“È urgente che l’Ue sviluppi una nuova visione nei confronti” dei Balcani occidentali e “metta l’allargamento” alla regione “tra le sue priorità” ha detto il Presidente del Consiglio nel suo video-intervento.
La conferenza in corso a Trieste “L’Italia e i Balcani occidentali: crescita e integrazione” è stata organizzata su iniziativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani. ”Portare più Italia nei Balcani” è “l’obiettivo di questo governo” ha detto il Giorgia Meloni. ”E’ quello che ci chiedono tutti gli amici della regione, l’ho constatato personalmente in occasione del vertice a Tirana. Siamo protagonisti nella regione ma dobbiamo rinnovare questa presenza e investire nei settori strategici”. Linea condivisa anche dal ministro degli Esteri che ha affermato: “la giornata di oggi deve serve a riunire tutte le forze italiane dei diversi settori, imprenditoriali e politici, anche con la benedizione dell’Ue, per lanciare una presenza sempre più forte del nostro Paese in una regione che deve diventare anche parte del mercato europeo”.
“E’ fondamentale la stabilità della regione – ha continuato Tajani- anche perché attraverso i Balcani passano anche i flussi migratori dalla Turchia ed è importante evitare l’immigrazione illegale. Stabilità significa anche possibilità di crescita economica e di presenza delle nostre imprese. Con il ministro Crosetto siamo già stati in Serbia e Kosovo anche per facilitare il dialogo tra questi due Paesi. Anche grazie alla presenza di tanti militari italiani, credo si possa costruire per il nostro Paese un’azione positiva”.

Erano anni che l’Italia non aveva una politica estera. L’ultimo era stato Berlusconi, che aveva stretto un accordo con Gheddafi per arrestare le partenze sui barconi dalla Libia e per sviluppare i rapporti economici. Sempre il Cavaliere s’era inventato l’operazione Pratica di Mare, quando riunì Bush e Putin nella geniale e lungimirante prospettiva di coinvolgere la Russia nella Nato. Quando mai venne bloccato!
Poi vent’anni di silenzio, di appiattimento sulla politica estera degli altri. A cominciare dallo sciagurato appoggio a quella francese che ha distrutto la Libia e ha fatto riprendere gli sbarchi sulle nostre coste.
E’ solo da tre mesi che la Meloni è al governo. Ma le dobbiamo dare atto che lsi sta muovendo per dare all’Italia quel ruolo che aveva perso completamente nelle regioni che per noi sono vitali, come il Mediterraneo e i Balcani.