Continua il trend positivo per le donazioni di organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche. Nel 2022 superata per la prima volta quota 1.800 (1.830, +3,7%). I trapianti sono aumentai a 3.887 (+2,5%), dati del Centro nazionale trapianti presentati dal Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha rilevato che l’aumento del 2022 è un “record per le donazioni di organi e ciò ha portato in aumento notevole dei trapianti con il secondo miglior risultato di sempre, pari a 3887. Tuttavia ci sono ancora molti pazienti in attesa di trapianto ed i fabbisogni non sono del tutto soddisfatti: bisogna dunque promuovere di più la cultura della donazione”.
Ma ci sono ancora troppi ‘No’. Le dichiarazioni di volontà alla donazione depositate nel Sistema informativo trapianti hanno superato i 14 milioni e mezzo: 72% i consensi e 28% le opposizioni. Quelle registrate nel 2022 nei Comuni col sistema CIE (carta d’identità elettronica) sono state 2,7 milioni, con una percentuale di no del 31,8% (+0,7% rispetto al 2021).
Si sono espressi sulla volontà di donazione, sia positivamente che negativamente, 55,5 italiani su cento. Le opposizioni restano alte, specie nel Sud, dove sfiorano o superano il 40%. Di qui la necessità di sensibilizzare soprattutto le fasce d’età fra i 18 e i 30 anni, tra i quali l’opposizione è più alta, e
gli over 60, molti dei quali sono convinti che la donazione sia impossibile per ragioni anagrafiche. Eppure basterebbe che sapessero che uno degli ultimi trapianti di fegato realizzati in Toscana è avvenuto grazie alla donazione di una donna di quasi 101 anni: record mondiale per le donazioni.