Andiamo meglio, ma non si può ancora dichiarare finita l’emergenza Covid nel mondo. Questa la posizione dell’Oms. Nelle ultime otto settimane nel mondo sono morte per Covid 170 mila persone. Sempre tante, ma molto meno di un anno fa. Sono stati somministrati finora 13,1 miliardi di dosi di vaccini.
Il pericolo sussiste perché i sistemi sanitari sono “affaticati”, specie in molti paesi incapaci di organizzare un’efficiente rete assistenziale e di prevenzione.
Il rischio è aumentato a causa che è diminuita l’informazione da parte degli stati sulla pandemia ed anche il sequenziamento del virus, che ha come conseguenza l’incognita delle varianti che emergono.
C’è inoltre da considerare l’allentamento delle misure come il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine unito ad una diminuita percezione del rischio.
Fortunatamente si è verificato un disaccoppiamento tra infezione e malattia grave.
Per questi motivi l’Oms dà una serie di regole da seguire.
Gli stati devono insistere sulle vaccinazioni, migliorare la segnalazione dei dati di sorveglianza, garantire la disponibilità delle contromisure mediche. Devono inoltre mantenere una forte capacità di risposta nazionale e prepararsi per eventi futuri e tenere informata la popolazione sui rischi. Vanno adeguate le misure relative ai viaggi internazionali, sulla base della valutazione del rischio e va sostenuta la ricerca