Colmare il divario di accesso alla cura del cancro, perché tutti ne hanno diritto. Con l’informazione, l’educazione e la prevenzione. “Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care”, così recita lo slogan del World Cancer Day, la Giornata mondiale contro il cancro che si celebra oggi 4 febbraio, per sottolineare come ognuno deve potersi curare. Una tematica che il Comune di Verona ha messo in primo piano nelle proprie linee programmatiche, infatti, dopo aver aderito dall’1 gennaio 2023 alla rete città sane dell’OMS per la promozione della salute, si fa ora promotore di un ciclo di conferenze sulla prevenzione dei tumori alla mammella.
Referente del progetto, che non a caso è stato illustrato oggi in municipio in occasione della giornata mondiale contro il cancro, è la consigliera comunale, prof.ssa Annamaria Molino, medico chirurgo, senologa e specialista in oncologia che ha scelto di mettere a disposizione la propria competenza a servizio della comunità.
Con lei, l’assessora alle Politiche della Salute Elisa La Paglia, l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni e la dott.ssa Francesca Fornasa, direttrice UOC Radiologia San Bonifacio-Direttore Dipartimento intraziendale strutturale Diagnostica per Immagini ULSS 9.
“Una donna su 8 ha il rischio di ammalarsi nel corso della vita – ha spiegato Molino -. Ma ci sono due buone notizie, la prima è che, attraverso la prevenzione primaria sui fattori di rischio si può diminuire fino al 20 per cento il rischio di ammalarsi. La seconda, riguarda la prevenzione secondaria, cioè la diagnosi precoce che attraverso lo screening mammografico, consente di diagnosticare tumori piccoli, per i quali la guarigione supera il 90 per cento, senza interventi e terapie mediche pesanti. Superare la diseguaglianza sanitaria è uno degli obiettivi dell’Amministrazione, perciò abbiamo organizzato un incontro con esperti oncologi in ogni Circoscrizione, coinvolgendole direttamente nell’organizzazione dell’iniziativa. Così riusciamo a raggiungere il maggior numero di persone, anche quelle che hanno difficoltà a spostarsi, garantendo a tutte pari opportunità”.
Si tratta di 8 incontri di sensibilizzazione tenuti da medici specialisti in senologia in collaborazione con la ULSS 9, che avranno luogo nelle circoscrizioni, coinvolte dall’Amministrazione con l’obiettivo di restituire loro il ruolo di “aggregatore sociale” secondo una logica di prossimità e sussidiarietà, ma soprattutto per garantire a tutte le donne pari opportunità ed usufruire di questo servizio, anche a quelle che hanno difficoltà a spostarsi. Così facendo si contribuisce attivamente a raggiungere gli obiettivi del World Cancer Day, cioè contrastare le disuguaglianze di salute dovute a reddito, istruzione, posizione geografica, discriminazione basata su etnia, razza, sesso, orientamento sessuale, età, disabilità e stile di vita, tanti fattori che possono influenzare negativamente le cure.
“Il tema della salute e del benessere delle cittadine e dei cittadini è una delle nostre priorità, lo dimostra la nuova delega alla Salute di cui mi occupo – ha detto l’assessora La Paglia-. Questo ciclo di incontri è solo il primo di una serie di iniziative dedicate ai temi della prevenzione e della cura della persona che verranno realizzati da qui ai prossimi mesi, un’attenzione costante tutto l’anno e non solo in occasione delle giornate dedicate alla prevenzione”.
Il tumore alla mammella, a causa del quale 1 donna su 8 rischia di ammalarsi nel corso della vita, è quello più frequente nel mondo e anche in Italia dove, con 55.000 nuovi casi all’anno, registra un numero di gran lunga superiore a quello degli altri tumori più frequenti, come colon retto e polmone che invece colpiscono entrambi i sessi.
Per questo motivo è fondamentale una continua ed approfondita informazione, per consentire alle donne di adottare stili di vita corretti, e quindi di ammalarsi di meno, ma anche di ricorrere agli esami diagnostici quando necessario, per elevate percentuali di guarigione con importanti vantaggi personali, economici e sociali.
“Come ULSS 9 vogliamo dare lo stesso servizio alle nostre cittadine per quanto riguarda la mammografia di screening – dice la direttrice Fornasa – un test salvavita perché consente di intercettare un tumore in una fase ancora curabile in modo semplice. Riguardo a capillarità e uguaglianza nelle cure, abbiamo iniziato negli scorsi anni lo screening mammografico in tomosintesi nel distretto 1 e 2, e a breve nel 3 e 4, un’analisi che consente di effettuare una mammografia in 3D, individuando le zone più buie laterali che non vengono rilevate da quella tradizionale. Il servizio è effettuato da un’equipe itinerante con personale formato e dedicato. Ricordiamo inoltre segnalato che domani, domenica 5 febbraio, noi senologi celebreremo Sant’Agata, patrona delle donne operate al seno perché nel suo martirio ha subito la mutilazione di entrambe le mammelle. Per questo lunedì 6 faremo un open day nella sede del distretto in via Poloni dove, tutte le donne che si presenteranno con l’impegnativa con priorità B, eseguiranno l’ecografia della mammella”.
“Quando c’è sinergia tra istituzioni, si riesce a dare un servizio migliore – sottolinea l’assessora Ceni –. Abbiamo la fortuna di avere in Consiglio comunale una figura come la professoressa Molino che mette a disposizione la sua grandissima esperienza per la comunità”.
I numeri del cancro
Nel mondo 2020
Il cancro è una patologia in costante crescita in tutto il mondo. Le infografiche sul sito del World Cancer Day stimano che nel 2020 siano decedute per cancro 10 milioni di persone.
L’ Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) sul suo sito conferma che il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo.
In Italia 2022
L’Aiom nel rapporto “I numeri del cancro in Italia 2021” stima che in Italia nel nel 2022, sono stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), con un incremento di 14.100 casi in due anni.
Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2022, è il carcinoma della mammella (55.700 casi) seguito dal colon-retto (48.100), polmone (43.900), prostata (40.500)
In Veneto 2019
5200 casi mammella (34% dei tumori nella donna)
Prostata 3700
Colon retto 3300
Polmone 2900
Tumori e prevenzione: I fattori di rischio prevenibili, le morti evitabili
L’aumento del numero assoluto dei tumori è in gran parte legato all’invecchiamento della popolazione, in apparente contrasto con l’andamento decrescente dei tassi di incidenza osservato se, ipoteticamente, si considera invariata l’età dei cittadini.
Il contrasto alle patologie neoplastiche necessita di un approccio multi-disciplinare e richiede interventi coordinati e sinergici a più livelli, dalla prevenzione al miglioramento del percorso complessivo della presa in carico del paziente oncologico.
E’ importante sempre di più rafforzare le azioni per contrastare il ritardo diagnostico e per favorire la prevenzione secondaria e soprattutto primaria, agendo sul controllo dei fattori di rischio a partire dal fumo di tabacco, dall’obesità, dalla sedentarietà, dall’abuso di alcol e dalla necessità di favorire le vaccinazioni contro le infezioni
In questa ottica, sia il Piano europeo contro il cancro presentato a febbraio 2021 sia il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025 (PNP) e il Piano Prevenzione della Regione Veneto evidenziano l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce accanto al trattamento e al miglioramento della qualità di vita del paziente.
In particolare, il PNP investe sulla prevenzione dei tumori attraverso:
· azioni intersettoriali di promozione della salute (sana alimentazione, attività fisica, astensione dall’uso di sigarette e di altri prodotti del tabacco e dal consumo dannoso e rischioso di alcol),
· miglioramento della partecipazione agli screening per il carcinoma della cervice uterina, della mammella e del colon retto, erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, la cui offerta e adesione è un fattore protettivo per la mortalità e morbilità dovuta a queste tre patologie.
Il Rapporto Aiom-Airtum 2021 indica che in Europa, negli Stati Uniti e in altri Paesi Occidentali, circa il 40% dei nuovi casi di tumore e il 50% delle morti per tumore sono potenzialmente prevenibili in quanto causate da fattori di rischio evitabili. Tra questi, il fumo di tabacco rappresenta il principale singolo fattore di rischio, essendo associato all’insorgenza di circa un tumore su tre e a ben 17 tipi/sedi di tumore, oltre al tumore del polmone.
Mangiare sano, mantenere il giusto peso corporeo, fare regolarmente attività fisica e ridurre l’alcol
Il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% obeso, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% nel 2008 al 31% nel 2021.
Sensibilizzare i cittadini sulle regole di prevenzione primaria. «I dati Passi sugli stili di vita confermano la non ottimale aderenza dei cittadini ad uno stile di vita sano – afferma Maria Masocco, Responsabile scientifico dei sistemi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità -. Dall’analisi delle serie storiche dei fattori di rischio comportamentali, emerge che non ci sono stati grandi miglioramenti negli ultimi 15 anni e, ad eccezione dell’abitudine al fumo di sigaretta che continua la sua lenta riduzione da oltre un trentennio, il consumo di alcol a rischio, la sedentarietà e l’eccesso ponderale, complessivamente, peggiorano o restano stabili.
Nella lotta al cancro molto è già stato fatto in termini di progresso scientifico e tecnologico, coinvolgimento politico e presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica, ma per ridurre sempre più il numero di casi di tumore c’è bisogno di mantenere alta l’attenzione.