(rfg) Che Treviso abbia inguaiato Verona è fuor di dubbio, che la vittoria di Napoli nel derby con Scafati abbia allargato il solco ci sta, ma alla fine del campionato di A1 mancano ancora dodici giornate, 24 punti complessivamente, che possono ribaltare completamente il volto di questa stagione. Le sconfitte di Reggio Emilia, di Brescia, di Scafati e Venezia (con l’esonero del coach Walter De Raffaele) hanno avuto, in una giornata negativa per i gialloblù, l’effetto di tenere corta la seconda metà della classifica: otto squadre racchiuse in soli otto punti.
Delle dodici partite che dovrà disputare Verona, sei si giocheranno in casa e gli scontri diretti per la retrocessione saranno ben sette. La sconfitta in casa con Brindisi ha infatti risucchiato anche Venezia verso il fondo classifica e quindi ogni match sarà importante per restare nella massima competizione della pallacanestro italiana.
Il “nuovo” campionato inizia già domenica a Brindisi, ma la prima sfida salvezza si terrà in casa, il 5 marzo (dopo la pausa Final Four e Nazionale) con Reggio Emilia. Seguirà la trasferta a Tortona, lanciata nella parte alta della classifica e cliente oggettivamente difficile.
Già il 19 marzo, Verona sfiderà Venezia e una vittoria – si giocherà al PalaAgsm – porterebbe linfa preziosa. La trasferta a Varese appare come una di quelle impegnative come Tortona e quindi occhi puntati sulle due sfide successive: in casa contro Sassari, il 2 aprile, e a Brescia, l’8 successivo. Saranno due occasioni per muovere la classifica dato che le due partite seguenti – Milano in casa il 16 aprile, e Trento in trasferta il 19 – saranno sicuramente più impegnative almeno sulla carta.
Fra fine aprile e il 7 maggio ci saranno i tre match-clou che potranno decidere la stagione: il 23 aprile in casa con Scafati; a Trieste il 30 aprile e, l’ultima, in casa contro Napoli la settimana seguente.
Il calendario, e la classifica, insomma lasciano spazi di manovra e di speranza. Impressiona però il passo deciso mosso da tutte le competitrici che hanno rafforzato il loro roster nelle ultime settimane e questa potrebbe rappresentare la vera differenza. Un esempio di questo cambiamento è proprio Napoli capace di battere, dopo una vera e propria rivoluzione nell’organico, la capolista Milano e Sassari. Non sarà un cliente facile, insomma, per la Scaligera.