Ieri il Comitato interministeriale (qui il nostro video) per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ha approvato il nuovo sistema filobus di Verona, un’opera da 92,4 milioni di euro. Per la realizzazione si prevede che siano necessari circa tre anni di lavoro. Il progetto per dare a Verona un nuovo strumento per la mobilità urbana diventa realtà. L’idea di dotare la città di un filobus elettrico era nata nel1996 con l’amministrazione Sironi, preso atto che la costruzione di una metropolitana, anche leggera, come nella vicina Brescia, era troppo costosa, impattante e con il sottosuolo veronese ricco di reperti archeologici avrebbe trovato moltissimi ostacoli alla realizzazione.
Il Presidente dell’ATM , Giuseppe Mazza, l’azienda che gestirà i lavori, esprime soddisfazione che i cantieri del filobus possano partire, ma anche preoccupazione per quando finiranno, presumibilmente nei primi mesi del 2026. Lavori molto importanti, come quelli che dovranno unire i due sottopassi in corrispondenza di Porta Nuova e Porta Palio, che permetteranno alla città di avere una nuova mobilità.
Importante la comunicazione per spiegare ai cittadini non solo quali saranno i vantaggi del filobus una volta in funzione, ma anche quali saranno i disagi causati dai cantieri. Per questo l’azienda ha aperto un ‘Ufficio filovia” per dare tutte le comunicazioni necessarie ai cittadini che vi si rivolgeranno sia di persona che con gli altri strumenti della comunicazione.
Il 60% dell’importo dei lavori è stato autorizzato. Il restante 40% verrà finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti, previo passaggio in consiglio comunale.
Tommaso Ferrari, assessore alla mobilità, considera il filobus un punto di partenza per ripensare la mobilità, portandola, almeno per gli spostamenti brevi, dal mezzo privato a quello pubblico.
Il che implica anche una revisione dell’intero piano del traffico. Si pensi solo alle corsie preferenziali necessarie per calare il progetto nella pratica. Ed anche Tommaso Ferrari pone l’accento sulla comunicazione, su quanto sia importante spiegare ai veronesi che cosa significa il filobus, dato che da un sondaggio è emerso che sono pochi a sapere davvero che cosa sia il progetto. A questo scopo l’amministrazione comunale, oltre ai consueti strumenti della comunicazione informatica, organizzerà assemblee nei quartieri per informare i cittadini.