L’Adige si è occupato (qui il nostro video) molte volte dell’antibiotico-resistenza, un problema sottovalutato che, se non controllato, è destinato a produrre danni gravissimi alla salute ed alla capacità terapeutica dei sistemi sanitari. L’uso smodato degli antibiotici ha già prodotto numerosi batteri resistenti alla terapia che causano infezioni ad alto impatto sulla qualità della vita e anche sulla sopravvivenza sei pazienti.
L’Italia è ai livelli più bassi in Europa nei programmi per l’uso corretto degli antibiotici e per la prevenzione delle infezioni ospedaliere.
La maggior parte degli antibiotici viene usata di più sul territorio che in ospedale. L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ha calcolato che 15 ddd (dosi definite giornaliere) ogni mille abitanti vengono consumate sul territorio, mentre negli ospedali ne viene somministrata una per mille. L’unità definita giornaliera è l’unità di misura standard della prescrizione farmaceutica, definita dall’Organizzazione mondiale della sanità come la ” dose di mantenimento giornaliera media di un farmaco utilizzato per la sua indicazione principale nell’adulto”.
Il consumo di antibiotici è più alto al sud che al nord.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha raggiunto tutti gli obiettivi per la riduzione dell’uso degli antibiotici e delle infezioni ospedaliere.
Questa mattina presso l’ospedale di Borgo Trento il direttore generale dott. Callisto Marco Bravi, il direttore sanitario dr.ssa Matilde Carlucci, il direttore dell’UOC di Malattie Infettive prof.ssa Evelina Tacconelli e la dr.ssa Elena Carrara dell’UOC di Malattie Infettive hanno tenuto una conferenza stampa.
Di particolare rilievo il progetto SAVE per la riduzione dell’utilizzo non necessario degli antibiotici. Attraverso il miglioramento dell’appropriatezza delle prescrizioni e la riduzione della permanenza in ospedale dei pazienti e la riduzione delle infezioni da clostridium e da batteri antibiotico-resistenti. I risultati più importanti sono stati ottenuti nei reparti di medicina dell’Aoui di Verona e sono stati pubblicati sulla rivista International Journal of Antimicrobia Agents.
Per rendere sempre più efficace la lotta all’antibiotico-resistenza l’Aoui di Verona ha messo a punto l’App ‘Save’ che dà modo ai medici di accedere rapidamente alle linee giuda per un corretto utilizzo degli antibiotici e ai dati di sorveglianza microbiologica. La piattaforma è stata interamente adattata alle necessità locali e viene continuamente arricchita di nuovi contenuti e aggiornate. Dispone inoltre di servizi di comunicazione immediata con gli utenti e di analisi di dati.
250 i posti letto coperti dall’App ‘Save’. 350 gli utenti attivi, 100 accessi al giorno, 3 mila accessi all’anno per linee guida.
Nei reparti covid è stata ottenuta una riduzione del 37% del consumo di antibiotici ed una riduzione dal 31 al 58% di infezioni da batteri resistenti e Candida. Nei reparti pediatrici la riduzione del consumo di antibiotici è stata del 44% e degli antibiotici ‘da proteggere’ fino al 100%.
L’esperienza dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona dimostra che l’impatto delle infezioni da batteri antibiotico resistenti può essere ridotto. L’introduzione di strumenti tecnologici calibrati sui dati ospedalieri; il lavoro di consulenza continuo degli infettivologi, dei microbiologi e dell’ufficio igiene: il supporto della direzione medica e sanitaria sono stati essenziali per raggiungere tali traguardi. Il prossimo obiettivo dell’Aqui di Verona è mantenere i successi raggiunti e proprio attraverso l’implementazione dell’App ottenere e mantenere gli stessi risultati in tutte le aree dell’ospedale.