La Radioterapia dell’Ulss 9 Scaligera ha la sua sede principale all’Ospedale di Legnago dove ci sono le apparecchiature dedicate alla pianificazione ed erogazione dei trattamenti: una Tac dedicata e due acceleratori lineari. Lì viene svolta l’attività di consulenza e di prima valutazione e controllo per i pazienti residenti nei territori limitrofi.
Una rete di ambulatori di Radioterapia Oncologica è presente anche a S.Bonifacio, Villafranca e Marzana dove vengono eseguite le prestazioni ambulatoriali: la prima visita e quella di controllo, il follow up e le consulenze per i degenti, cui hanno accesso i pazienti che afferiscono per vicinanza al singolo ospedale.
La Radioterapia è una disciplina ad alto contenuto tecnologico. S’inserisce nella terapia del paziente oncologico anche in associazione ad altri trattamenti in un ottica moderna di approccio multimodale e multidisciplinare alla malattia neoplastica in collaborazione con oncologi medici e specialisti d’organo nell’intento di una presa in carico globale del pazienti.
A tal fine i radioterapisti oncologi sono presenti in tutti i meeting multidiciplinari in cui vengono discussi i singoli casi e definita la strategia terapeutica, sempre più spesso integrata.
Una volta indirizzato il paziente al percorso di cura radioterapico e giunto all’interno della Unità operativa di Radioterapia egli si interfaccerà con tutto il personale che vi opera e che è coinvolto nella pianificazione, programmazione e somministrazione del trattamento radiante (medici, fisici, tecnici sanitari di radiologia medica, infermieri e personale amministrativo)
La sinergia all’interno della squadra, tra tutti gli operatori, è essenziale per il raggiungimento dei nostri obiettivi che sono: trattamenti di qualità, personalizzati e sartoriali, assistenza ottimale durante e dopo la cura, confort del paziente durante tutta la durata del trattamento che spesso prevede multipli accessi.
Altro elemento fondamentale per una radioterapia di qualità è la tecnologia che presso la Radioterapia Scaligera è eccellente: la dotazione tecnologica impatta notevolmente sulla qualità intrinseca del trattamento. La possibilità di utilizzo di tecniche speciali consente di somministrare dosi efficaci ai volumi bersaglio risparmiando organi critici limitrofi così riducendo sia gli effetti collaterali che tardivi e spesso anche il numero di sedute.
Un esempio è la tecnica Breath Hold riservata alle pazienti affette da neoplasia della mammella sinistra che permette di eseguire le sedute in inspirazione risparmiando l’irradiazione del cuore e della coronaria discendente anteriore sinistra.
La radioterapia stereotassica che permette di erogare in un numero limitatissimo di sedute ( anche una sola) una dose terapeutica ed efficace su volumi piccoli
La tecnica VMAT utilizzata per l’irradiazione di volumi di forma complessa.
In sintesi la collaborazione dei medici radioterapisti oncologi con gli altri specialisti del settore ed anche con le associazioni dei malati, fondamentali nel portare alla luce le esigenze dei pazienti, e l’organizzazione all’interno del gruppo degli operatori sanitari che lavorano in RT consente di mettere il paziente al centro e di realizzare la sua presa in carico globale promuovendo l’alleanza terapeutica che è un fattore essenziale per l’esito positivo e soddisfacente di un percorso di cura
La sinergia è quando 1+1 è uguale a 3.