Ci sarà un Vivaldi assolutamente nuovo, inedito e trasversale per l’appuntamento del Ristori Baroque Festival di sabato 18 febbraio alle 20. Va in scena lo “Stabat Mater” di Soqquadro Italiano, uno dei gruppi più originali ed innovativi dell’odierno panorama musicale europeo nel genere classical crossover, aperto a tutti i linguaggi artistici.

Soqquadro Italiano, fondato nel 2011 a Bologna dalla personalità eclettica di Claudio Borgianni e da Vincenzo Capezzuto, talento poliedrico, contraltista e danzatore, una “voce” che sfugge a ogni tipo di classificazione per la particolarità del timbro, l’estensione e per la spiccata versatilità nello spaziare tra generi musicali diversi. Primo dei due progetti più innovativi inseriti nel Ristori Baroque Festival (a seguire, Gypsy Baroque de “Il Suonar Parlante” il 3 marzo), in questa rilettura dello “Stabat Mater” diretta da Claudio Borgianni, protagonista è la musica di Vivaldi, eseguita sia con strumenti antichi – il liuto, il clavicembalo e il cornetto – sia con strumenti elettronici. Musica che accompagnerà il canto e la danza contaminata e teatrale di Vincenzo Capezzuto, in una perfetta sintonia tra modernità e tradizione.

Le coreografie di Mauro Bigonzetti – tra i principali coreografi del panorama internazionale della danza e già direttore del corpo di ballo della Scala di Milano – “cucite” intorno al talento multidisciplinare di Capezzuto, consegnano un contributo importante a quest’opera totale che porta lo spettatore oltre i confini delle arti performative, in una visione artistica in cui movimento, canto, musica e teatro di prosa “si rigenerano l’uno nell’altro”. Ad accompagnare la performance di Capezzuto, capace di attraversare con estrema naturalezza le diverse performance, dal canto alla danza e al recitato, sul palco a Verona i musicisti: Luciano Orologi (sax soprano, clarinetto basso e diamonica); Simone Vallerotonda, (arciliuto), Leonardo Ramadori, (percussioni e toy piano); Marco Forti, (contrabbasso) e Fabio Fiandrini, elettronica.

Già nel messaggio di “Stabat mater dolorosa” emerge un duplice sguardo. “Forse quella donna siamo noi che viviamo lo spaesamento della nostra quotidianità? O forse quella donna è solo una madre che piange per noi?” C’è, in questo lavoro sull’opera vocale sacra di Vivaldi, un doppio sguardo: quello straziato e consapevole della madre che guarda il figlio morto appeso alla croce; e quello addolorato, compassionevole, che abbraccia orizzontalmente tutta l’umanità, in perenne ricerca di sé.

A seguire, domenica 19 febbraio il Furibondo Trio esplorerà il fascino e il mistero delle Variazioni Goldberg di Bach. Venerdì 24 Zefiro Orchestra e lo spettacolo Gran Tour a Venezia. Il 3 marzo il Suonar Parlante Orchestra. Sabato 4 marzo Israel Barrocade diretto da Andres Mustonen. Domenica 5 marzo la musica barocca incontrerà un pubblico più giovane con lo spettacolo Capitan Scirocco e i tesori del Barocco. E infine sabato 11 marzo il giovane violoncellista Ettore Pagano chiuderà la prima edizione del Ristori Baroque Festival con le Suite per Violoncello Solo di Bach.