Si è svolta ieri domenica 5 febbraio presso il Museo M9 di Mestre la terza giornata di gare regionali del Nord Est valevoli per l’accesso alla finale nazionale della First Lego League Italia challenge.
Il Team MyColLego andrà alla fase nazionale, in cui è presente da nove anni consecutivi, confermando la qualità del progetto ideato e coordinato dal Professore di Tecnologia dell’ IC Bosco Chiesanuova Emanuele Miliani, affiancato dalla Professoressa Flavia Bonomi (nella foto con la squadra durante la visita alla Nato l’anno scorso). I due docenti si sono aggiudicati il premio Coach assegnato ai migliori allenatori, già vinto nelle precedenti edizioni, come il premio Core Values, assegnato alle squadre che dimostrano prima, durante e fuori la competizione di saper lavorare in team e coinvolgere anche partner sul territorio.
Infatti MyColLego, è un progetto che basa il suo successo sullo spirito di squadra, nascendo nella scuola ma andando oltre e coinvolgendo l’intera comunità in Lessinia, dove i ragazzi studiano, ma anche in tutto il Nord Est Italia, coinvolgendo partner e sponsor, che seguono e supportano le attività dei ragazzi: Infominds, Verona Fablab, Montura, Gaibana, Aeronautica Militare e NCIA di Lughezzano. Infatti non è solo Robotica e Coding quello che viene loro insegnato. Una parte importante della competizione si basa sulla ideazione e realizzazione di progetto scientifico inerente una specifica tematica che viene valutato da una giuria di esperti, professionisti e docenti universitari.
Quest’anno la tematica è inerente l’energia, come produrla e come evitarne lo spreco. I ragazzi dopo mesi di ricerche e analisi di possibili problematiche si sono concentrati sullo spreco di energia derivante dall’illuminazione pubblica, anche grazie ad un incontro molto particolare con l’Astronauta Luca Parmitano, che ha loro mostrato la scorsa estate, l’immagine di una porzione della Terra vista dalla Stazione Spaziale Internazionale, che mostra quanta energia venga sprecata con l’illuminazione pubblica.
I prototipi mostrati alla giuria, realizzati con varie piattaforme, da Samlab ad Arduino, mostrano quanto sia possibile rendere smart i lampioni presenti nelle nostre strade. Ora grazie ai partner e enti coinvolti si procederà a sviluppare la loro Idea “Illuminante quando serve” come è stata ribattezzata. Grazie ai tecnici dell’Aeronautica Militare della Base NATO NCIA di Lughezzano si procederà a realizzare un prototipo avanzato che possa funzionare. Intanto nel comune di Roverè Veronese si stanno raccogliendo ulteriori dati circa il consumo derivante all’illuminazione pubblica e a stimare il possibile risparmio applicando il sistema di sensori che permettono ai lampioni di illuminare quando e dove serve, comunicando tra loro per razionalizzare la quantità di luce effettivamente necessaria al traffico veicolare.
Ma la fase di condivisione del progetto è ancora in essere con il possibile coinvolgimento di altri partner e sponsor, che volessero contribuire alle spese necessarie per l’acquisto di materiali e con la raccolta dati e informazioni per portare alle nazionali di Marzo la loro idea illuminante.