Il candidato sindaco per il dopo-Mazzi ancora non c’è, ovviamente. Ma i movimenti civici sono partiti per presentare ai cittadini di Sona e delle altre tre frazioni (Lugagnano, Palazzolo e San Giorgio in Salici) le prime alleanze e le prime indicazioni sul programma. Gianluigi Mazzi completa il suo secondo mandato e non è quindi più ricandidabile, ma resta sullo sfondo un po’ come kingmaker potenziale del suo successore, un po’ come “effetto-traino” di una delle liste che si presenteranno a primavera al giudizio degli elettori. Ieri sera, l’incontro della prima coalizione in pista formata da Sona Domani (che fa riferimento a VeronaDomani di Matteo Gasparato) e Scelta per Sona dell’ex vicesindaco del primo mandato Mazzi, Simone Caltagirone. Con loro Corrado Busatta, dieci anni in amministrazione, e da molti indicato come uno dei possibili candidati alla carica di primo cittadino.
Partiamo dalla coalizione. Spiega Nicolò Ferrari (Sona Domani): «Siamo partiti dal metodo: parlare con tutti gli attori in campo, senza preclusioni, senza dire che avremmo imposto questa o quella candidatura. Vogliamo lavorare per il futuro mettendo insieme esperienza e voglia di impegno delle giovani generazioni. Vogliamo amministrare e non fare rivoluzioni. Anche Sona ha davanti un futuro complesso e dobbiamo valorizzare tutte le componenti della nostra comunità. Non siamo all’anno zero, e certamente l’esperienza dell’ex sindaco potrebbe essere d’aiuto, ma voglio essere chiaro. Questo è un progetto nuovo, aperto, autonomo. Non accetto che si dica che esistono sindaci “burattinai” e di conseguenza liste di “burattini”. Non c’è un giostraio a muovere i fili. Gianluigi Mazzi è un possibile valore aggiunto, ma se accetta che queste due liste che oggi sono insieme, siano la locomotiva di questo progetto».
Mattia Leoni, Sona Domani, traccia il profilo delle sfide che attendono Sona: «C’è la necessità di tornare a coinvolgere i nostri concittadini, ad esempio sviluppando l’esperienza delle consulte di frazione dotandole anche di un portafoglio, in modo che abbiano la possibilità di incidere con le proprie scelte. Non bisogna avere paura del confronto coi cittadini e trovare una condivisione sulle scelte strategiche del Comune. Quanto ai primi step della prossima amministrazione c’è la grande partita della riqualificazione ambientale e delle sfide ecologiche in atto: la ricerca di ulteriori fondi per la bonifica SunOil; la chiusura definitiva della discarica di Cà di Capri; un accordo che salvi il lavoro ma anche la qualità di vita dei nostri concittadini che abitano nei pressi della Matco/Nord Bitumi. In più ci sarà da vigilare sull’impatto dei lavori della TAV nel contesto agricolo».
«La prossima amministrazione – sottolinea Simone Caltagirone – dovrà saper prendersi delle responsabilità. Dopo dieci anni c’è bisogno di innovazione nell’amministrazione».
Il progetto di Sona Domani-Scelta per Sona vuole restare aperto: «Smentisco abboccamenti con la Lega, ma questo progetto non è chiuso, non è definitivo. Continuiamo il dialogo per farlo crescere partendo dal nostro metodo e non dalle caselle da riempire» conclude Nicolò Ferrari.