(Di Gianni Schicchi) Giovedì sera alle 20 si inaugura al Teatro Ristori la 24/a stagione artistica de I Virtuosi Italiani. Sarà una inaugurazione dalle grandi emozioni per la presenza di un celebre quartetto: L’Ensemble Janoska, un complesso diventato famoso per l’inusuale e personale rivisitazione del grande repertorio classico, improntato al più sfrenato dei virtuosismi.
I sottili fili dell’arte si sono sempre insinuati nel regno, spesso umiliato, della musica “meno seria” della cameristica o sinfonica. Una musica che si può quindi apprezzare, gustare e frequentare senza alcun senso di colpa. La creatività e l’originalità nello stravolgimento di ritmi e successioni armoniche, l’esuberante spavalderia tecnica degli esecutori, l’irriverenza sfacciata verso ogni profilo melodico, sono qualità necessariamente musicali il cui apprezzamento appaga sempre la mente.
Una buona dose di autocontrollo sarà richiesta per l’ascolto dell’ormai celebre formazione cameristica composta dai quattro fratelli Janoska, protagonista di una lettura che nasce dal profondo di quella cultura danubiana che attraversa gran parte dell’Europa, assorbendo e offrendo modelli, stili, contenuti alle varie popolazioni incontrate. I concerti dello Janoska Ensemble finiscono con l’offrire un meraviglioso caleidoscopio di immagini, paesaggi, personaggi, richiamati alla memoria attraverso la forza dei suoni e offerti combinando con spirito gli stili della musica classica, il tango, il pop, il klezmer.
Il loro stile Janoska, il loro virtuosismo, mai solo superficiale e la loro capacità di interagire l’uno con l’altro e il pubblico in dialoghi musicali a fuoco rapido, hanno portato gli artisti a ricevere inviti di grandi nomi del palcoscenico internazionale come: Anna Netrebko, Al Jarreau, Boby Mc Ferrin, Juan Diego Florez, Brian McKnight, Julian Rachlin, Randy Newman, Biréli Lagrène, Lalo Schifrin. Un insieme di sonorità che hanno immediatamente catturato anche l’attenzione di una grande casa discografica come la Deutsche Grammophon che da anni ospita gli Jánoškas nella collana “etichetta gialla”.
Provenienti da una famiglia di musicisti, nati a Vienna, gli Jánoškas (con Arpad poi sostituito dal cognato Julius Darvas) si sono esibiti nelle più prestigiose sale da concerto, dal Musikverein di Vienna, alla Carnegie Hall di New York, all’Opera House di Sidney, a Hong Kong o al Menhuin Festival di Gstaad. Questa sera al Ristori offriranno pagine celebri di Mozart, da Le nozze di Figaro, Overture à la Janoska, di Roman Janoska: Melodie für Melody, di František Janoska, Rumba for Amadeus, di Kreisler, Praeludium and Allegro In the Style of Pugnani, di Piazzolla: Oblivion Tango, di Paganini, Paganinoska Caprice 24.