L’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan ha partecipato ieri mattina al teatro centrale di San Bonifacio all’evento dedicato al Ferroli Safety Day. In particolare l’assessore regionale ha preso parte alla tavola rotonda dal titolo “Il caso Ferroli: come fare sistema per un rilancio sostenibile”. L’assessore è una delle istituzioni che più si sono spese per il salvataggio dell’azienda e per il suo rilancio.
“Ferroli rappresenta per la gestione delle crisi di impresa del Veneto un successo e un buon modello di riferimento – sottolinea Donazzan -. È certamente il caso di una rigenerazione e riposizionamento di un’azienda leader nel suo settore. Ed è il caso di successo più importante delle politiche attive per quanto concerne quella parte di lavoratori non ricompresi nel perimetro aziendale, come quelli di Alano di Piave”.
L’assessore ha ricordato , infine, quanto l’esperienza di Ferroli sia un esempio a livello nazionale su un tema molto specifico nel campo delle crisi aziendali.
“Stiamo parlando della più grande workers buyout, cooperativa industriale, nata da una probabile chiusura tradottasi in una nuova impresa, la fonderia Dante – evidenzia con soddisfazione Elena Donazzan -. Tutto ciò fa della Ferroli il più bel caso di politiche industriali con una forte partecipazione di Regione del Veneto, un esempio di successo a livello nazionale”.
Elena Donazzan, vicentina si è sempre spesa come pochi altri per risolvere le crisi aziendali e salvare imprese e posti di lavoro. A margine del convegno le abbiamo chiesto se questa sua attività la gratifica anche da un punto di vista umano.
«Dopo il crollo di Wall Street del 2008 che ha avuto gravi ripercussioni anche in Italia,- racconta Elena Donazzan- ho avuto chiara la necessità di gestire la crisi in modo strutturato in Veneto. Ho organizzato la presa in carico e la valutazione delle crisi e abbiamo creato il ‘modello veneto’, chiamato così a livello nazionale e riconosciuto anche a livello internazionale: una grande soddisfazione. Ma soprattutto per il valore umano che c’è nell’affrontare queste situazioni.
E’ l’umanità la cifra distintiva che ha caratterizzato il mio operare e la capacità di costruire relazioni. Ho negli occhi e nella mente – ricorda l’assessore- i casi che mi hanno riempita di orgoglio per il risultato. Alcuni sono proprio in provincia di Verona: Ferroli è stato uno dei più rilevanti. Ma anche Unilever e Melegatti tra tutte. Ferroli ha generato il caso nazionale della Cooperativa Fonderia Dante, nata dal coraggio e dalla capacità di alcuni ex dipendenti Ferroli che con la crisi imponente della loro azienda erano espulsi dal perimetro industriale. Unilever, multinazionale americana che aveva deciso di chiudere lo stabilimento di Sanguinetto che ha portato ad un accordo di re-industrializzazione con un partner industriale italiano ed ora producono insieme alcuni prodotti. Melegatti è storia nota per il lieto epilogo, ma pochi conoscono i retroscena che meriterebbero un libro intero per raccontare l’attaccamento dei lavoratori a quel prodotto e al lievito madre che lo compone, curato da loro, senza stipendio, per garantire che non si perdesse la qualità e la manutenzione dello stabilimento».