(Di Giancarlo Tavan) Un restauro accurato seguito (qui il nostro video) dall’architetto Antonio Benedetti e un percorso culturale spettacolare che lancia Villafranca tra le grandi mete del circuito delle città murate. Può andar fiero dell’intervento il sindaco Roberto Dall’Oca che con la sua Amministrazione (il vicesindaco Francesco Arduini e gli assessori Claudia Barbera, Riccardo Maraia, Luca Zamperini, Anna Lisa Tiberio, Nicola Terilli e Jessica Cordioli) ha inaugurato il Castello restaurato, tra l’altro Interamente finanziato con 450 mila euro di fondi Pnrr.

Dopo vari interventi alla torre e alle mura che si erano susseguiti negli ultimi decenni, per la prima volta un’Amministrazione ha messo mano ai camminamenti e alle salette delle ex prigioni. Una visione diversa rispetto all’ex sindaco Faccioli che si era concentrato principalmente sulla piazza d’armi con il grande prato.

«Uno degli obiettivi del nostro programma elettorale era riaprire il Castello alla cittadinanza ponendo fine a tanti anni di chiusura e di polemiche – sottolinea Dall’Oca -. Obiettivo realizzato riportando finalmente all’interno tanti eventi (tra cui la pasquetta al Castello e il villaggio medievale). Ma la soddisfazione più grande è aver realizzato la ristrutturazione delle due torri con i camminamenti ed il percorso di visita alle sale. Un progetto fortemente voluto da questa Amministrazione che darà lustro alla Città e che diventerà meta turistica e culturale. Ne beneficeranno le attività commerciali ma anche tutti i giovani studenti che verranno a conoscere la storia di Villafranca».

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Il risultato è il frutto di un grande gioco di squadra tra ufficio tecnico, ditte che hanno eseguito i lavori e amministratori. «Un lavoro di restauro completo – dice il vicesindaco Arduini – , dai pavimenti all’impianto elettrico, falegnameria, sistemazione delle porte originarie, intonaci, infissi, tetti. Sistemati anche il cancello della porta Sud del Castello e il soffitto dell’ex cantoria nuovamente accessibile per mostre e matrimoni. Finalmente si potrà godere di un panorama mozzafiato dall’alto, non solo dalla torre principale. Nel triennale abbiamo previsto la sistemazione esterna e il recupero della torre centrale lato Est ‘imbragata’ da decenni. Stiamo cercando di reperire i fondi Pnrr di rigenerazione urbana. Il progetto c’è già».

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Insieme al Bottagisio e al Museo diffuso, del Risorgimento è un altro importante tassello per dare prestigio a Villafranca. Questo restauro, infatti, rappresenta un deciso salto di qualità esaltando il cammino di rinascita dal punto di vista culturale degli ultimi anni nonostante pandemia, guerra e crisi energetica, ma anche turistico. «Si tratta dell’ allestimento, curato dall’esperto Massimiliano Righini, di un percorso tematico-culturale che renderà il nostro Castello un vero e proprio polo museale in grado di attrarre turisti e gruppi scolastici – spiega l’assessore Barbera – Saranno riprodotte, attraverso totem, arredi e momenti esperienziali, le varie fasi evolutive del Castello, nonché quella che era la vita quotidiana al proprio interno con la cucina, le prigioni, l’illuminazione e tutto ciò che veniva impiegato per comunicare e dare l’allarme di difesa per vari pericoli. Nella torre metà dei pannelli saranno dedicati alla vita quotidiana e l’altra metà alla guerra».