(di Bulldog) Si inginocchiano per un afroamericano ucciso dalla sua polizia; si commuovono per i morti di Cutro; offrono il cimitero alle vittime…capiamoci, non sono insensibile alle tragedie dei nostri tempi. Non oso pensare allo strazio di genitori e parenti. Ma non mi aspetto questo da un politico. Non voglio un pianto su una bara; un’emozione mostrata a favore di telecamere; non voglio retorica. Non più. Abbiamo sentito anche troppe cazzate nella nostra storia di stato unitario.
Per questo, l’appello di Traguardi affinchè Verona offra la sepoltura alle ultime vittime degli scafisti, mi urta profondamente. Cosa hanno di speciale questi morti rispetto ai 25mila assassinati nel Mediterraneo in questi ultimi anni? Cos’è, vi rovina la spiaggia delle prossime vacanze?
Dalla politica, anche locale, io mi aspetto una legge sull’immigrazione regolare; uno scambio veloce e sicuro fra domanda e offerta di lavoro; pratiche per il riconoscimento dei profughi fatte nei consolati delle aree a rischio; una legge severissima per gli scafisti, chi guida le carrette del mare, i loro armatori, i loro complici in Italia che tengono in schiavitù migliaia di persone così che la rucola costi poco nei negozi bio… Mi aspetto una legge che aiuti le persone perbene ad ottenere il ricongiungimento familiare, ad impedire i matrimoni combinati, persino lo ius soli se questo vuol dire mettere però il bando a chi vuole entrare illegalmente e l’espulsione immediata per chi, straniero, commette qualsiasi reato. Anche attraversare la strada col rosso. Non me ne faccio nulla di politici emotivi, capaci soltanto di agire nell’emergenze sommergendoci di parole, parole, parole…
Questo voglio dalla politica. E non riesco a considerare politici dei boy-scout che cercano un titolo sul giornale sulla pelle di poveri disgraziati uccisi da quindici anni di belle e false parole, espresse da anime belle che al riparo della ZTL giocano a fare gli Obama de noartri.
(foto: courtesy ilCalabrese.it)