Il sindaco di Verona, il Commissario straordinario della società Infrastrutture Milano-Cortina 2026, Luigivalerio Sant’Andrea, l’assessore alle infrastrutture del Veneto, Elisa De Berti, la responsabile tutela archeologica della Soprintendenza Belle Arti di Verona, Brunella Bruno, i rappresentanti della Fondazione Milano Cortina e del Comune e i tecnici competenti hanno svolto ieri un sopralluogo in Arena per verificarne l’accessibilità in vista delle Olimpiadi. Per motivi di salute non era presente, come annunciato, il min astro della Cultura Sangiuliano.

Quello delle modalità d’accesso all’anfiteatro, che sarà sede della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi Invernali del 2026 e di quella di apertura delle Paralimpiadi che seguiranno, è un tema caldo, perché deve contemperare le esigenze tecniche e pratiche dei due eventi con il rispetto del monumento. Durante il sopralluogo sono stati acquisiti tutti gli elementi necessari per programmare tutte le opere di adeguamento che sarà necessario fare compreso il loro finanziamento. I tempi sono ristrettì e le opere richiedono molta attenzione per l’impatto su un bene archeologico di enorme valore. Determinante sotto questo aspetto il parere della Soprintendenza.  Ma a complicare le cose c’è anche l’agenda degli interventi che va inevitabilmente ad incrociare la stagione lirica dell’Arena. Dovrà essere fatto un lavoro di squadra fra il Comune, proprietario dell’anfiteatro, e la Fondazione Arena, titolare del Festival  lirico. C’è da augurarsi che la recente rottura verificatasi in occasione della riconferma di cecilia Gasdia come Sovrintendente non abbia ripercussioni su una fase tanto delicata della vita del monumento e dell’attività della Fondazione. “Durante il sopralluogo – ha commentato Damiano Tommasi – abbiamo esaminato quali sono gli elementi di maggior criticità, per proseguire con la definizione degli interventi da eseguire.”
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