Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha dichiarato quella che è la posizione del governo sulla droga. Lo ha fatto a Vienna, dove s’è riunita la Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite.
«La droga costituisce una minaccia per la salute di ogni persona e per la sicurezza delle nostre comunità. È nostro dovere – ha detto Mantovano-  opporci a qualsiasi forma di traffico di sostanze stupefacenti e anche alla legalizzazione di talune di esse, perché tutte sono dannose, non ci sono droghe leggere». Una posizione molto netta, che non lascia dubbi sulla linea della maggioranza per quel che riguarda gli stupefacenti. Un chiaro no a quei partiti, tutti collocati a sinistra, che chiedono la liberalizzazione della cannabis e di quelle che chiamano impropriamente ‘droghe leggere’. Mantovano l’ha chiarito: non esistono droghe leggere e droghe pesanti. La droga è droga. Punto e basta. E fa male. A chi la assume, ma anche alla società, per i danni conseguenza dei comportamenti di chi ne fa uso. Quindi nessun cedimento.
Piuttosto vanno potenziati i servizi per la prevenzione rivolti specialmente ai ragazzi, che sono la categoria più ‘debole’, ed anche per il recupero di coloro che dalla droga sono già dipendenti.
Importante la collaborazione fra il Ssn e le comunità terapeutiche che, solo nel 2021, hanno assistito più di centomila persone.
Purtroppo il consumo delle sostanze stupefacenti è sostenuto da certi messaggi che ne propagandano la presunta innocuità e il diritto di essere liberi di consumarle, dimenticando che la libertà di ciascuno finisce dove comincia quella dell’altro.  E quella di drogarsi cozza inevitabilmente con quella di vivere in una società ordinata e sicura, dove, tanto per fare un esempio molto comune, non è giusto che si debba rischiare di essere investiti da un drogato alla guida di un’automobile.