Ce ne accorgiamo a ogni grandinata, o quando l’estate dura sei mesi e l’inverno è solo sul calendario, quando non piove più abbastanza per le risaie, quando il Mediterraneo viene investito da trombe marine devastanti come nel Golfo del Messico. Eppure con tutta evidenza non c’è ancora la volontà di affrontare l’emergenza climatica. Perché? A cosa andremo incontro se non cambiamo rotta? Come possiamo capirlo tenendo gli occhi puntati sulla scienza, senza dividerci come sempre tra opposte tifoserie?
Se ne parlerà giovedì 16 marzo nel quarto incontro di “Open – Il Festival della Cultura d’Impresa” (che ha dedicato l’edizione 2022-23 alla necessità di crescere dentro le emergenze) con la climatologa Elisa Palazzi, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR e docente di Fisica del Clima all’Università di Torino. L’incontro, condotto da Francesco Masini, metterà al centro i tanti fattori legati alla scienza del clima, i dati e le evidenze, ciò che si osserva e ciò che si è compreso fino ad oggi.
Con l’obiettivo di offrire al pubblico alcuni strumenti necessari per comprendere la crisi climatica e quali sono le strategie individuali e collettive per contrastarla. Ma allo stesso tempo occorre che le persone si appassionino” al pianeta per fare di tutto per evitare una deriva che tra non molto sarà inarrestabile rendendo la Terra un posto molto meno ospitale di quel che era anche solo un secolo fa. Ci si arriva attraverso la conoscenza e le storie di scienza e di vita, andando oltre le convinzioni precostituite, con realismo, senza alimentare catastrofismi.
I principali interessi scientifici di Elisa Palazzi, ospite dell’incontro, oggi riguardano lo studio del clima nelle regioni di montagna, per capire quali siano i fattori che influenzano lo stato dei ghiacciai e la disponibilità futura di acqua. Palazzi ha partecipato a numerosi progetti nazionali ed europei, ed è attualmente coinvolta in attività europee e internazionali come la European Climate Research Alliance (ECRA), la Mountain Research Initiative (MRI) e il Global Network for Observations and Information in Mountain Environments (GEO-Gnome), oltre che in progetti H2020 sull’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi montani e mediterranei. Infine la climatologa è anche la voce che conduce “Bello Mondo”, il podcast Spotify prodotto da Choramedia che racconta con gli interventi dei ricercatori come sta il pianeta: eccellenze scientifiche impegnate nell’analizzare, comprendere e contrastare la crisi climatica.
L’incontro si svolgerà a partire dalle 18.30 nella sede di Verona di Vecomp Academy, in via A. Dominutti 2. La partecipazione è come sempre gratuita: è sufficiente compilare la propria iscrizione su questo sito: https://academy.vecomp.it/.
Vecomp Spa SB è un’azienda informatica veronese nata nel 1981 e specializzata in soluzioni software gestionali e infrastrutture ICT Cloud per professionisti e imprese. Nel 2015 ha lanciato Vecomp Academy, un concept pensato per la formazione interna e che negli anni ha sviluppato alcuni format dedicati a imprenditori, professionisti e manager per divulgare una nuova cultura d’impresa, imperniata sulla conoscenza della realtà che ci circonda come strumento per crescere personalmente e professionalmente. Anche grazie a queste iniziative, Vecomp SpA nel 2022 si è evoluta e trasformata in Società Benefit, affiancando agli obiettivi di profitto anche alcune finalità non profit.