Una nuova pista ciclabile ed area a verde pubblico lungo il canale di San Giovanni, tra la turbina del Chievo e la località croce Bianca. E’ questa l’opportunità che l’Amministrazione comunale intende cogliere grazie all’importante intervento di ristrutturazione che sarà effettuato dal Consorzio di Bonifica Veronese sul canale irriguo San Giovanni, fra l’autunno 2023 e la fine del 2025, interamente finanziato con fondi Pnrr.
Un tratto ciclopedonale di circa due chilometri, che risolverebbe il problema di connessioni della zona nord ovest della città, collegando fra loro le quattro ciclabili del Camuzzoni, del Biffis, di San Massimo e la futura ciclabile di Corso Milano, in un sistema continuo e di alta valenza attrattiva.
Ristrutturazione canale ‘San Giovanni’. Sarà effettuato un ampio intervento di copertura, mediante una condotta interrata, che lascerà libera un’importante striscia di terreno della larghezza di circa 35 metri nella prima parte, dalla turbina del Chievo in via De Pinedo a via Bionde, e di circa 10/20 metri nella seconda, da via Bionde a via Gardesana.
Spazi che, secondo le prime valutazioni portate avanti in fase di progettazione dall’assessorato alla Mobilità del Comune, possono diventare funzionali per la creazione di nuovi tratti di ciclabile, affiancati da un percorso pedonale, e di aree verdi a servizio della collettività.
“Un’ottima opportunità per il territorio che, attraverso l’intervento effettuato dal Consorzio di Bonifica Veronese, ci permetterà di realizzare un nuovo ed importante percorso ciclopedonale – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari –. Grazie a questo progetto, con il tombamento del canale presente, saranno recuperati spazi utili alla realizzazione dell’opera. Un tratto che partirà da prima di forte Chievo per arrivare alla Croce Bianca, con la possibilità di collegamento anche alla ciclabile di San Massimo. Si tratta di infrastrutture che, una volta realizzate, richiamano immediatamente interesse da parte della cittadinanza, dimostrando la forte esigenza della gente ad avere spazi idonei per camminare e pedalare in tranquillità. Dal punto di vista della mobilità, infatti, il percorso consentirà di collegare in sicurezza San Massimo con Chievo ed a più ampio raggio con Parona attraverso il Ponte della ferrovia e con Bussolengo attraverso la ciclabile del Biffis”.
Il progetto della nuova ciclabile e i lavori sul canale irriguo ‘San Giovanni’ sono stati illustrati dall’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari insieme al presidente del Consorzio di Bonifica Alex Vantini e al direttore tecnico Andrea De Antoni.
Opera ciclopedonale e obiettivi. I lavori, a carico del Comune, porteranno alla realizzazione dell’elemento mancante della rete ciclabile extraurbana in zona Chievo, connettendo fra loro, le quattro ciclabili del Camuzzoni, del Biffis, di San Massimo e la futura ciclabile di Corso Milano, in un sistema continuo e di alta valenza attrattiva.
Due tratte di intervento. La prima, larga mediamente circa 35 metri e lunga circa 800 metri, sarà dalla turbina del Chievo, in via De Pinedo, a via Bionde. La seconda, da via Bionde a via Gardesana, sarà lunga circa 1200 metri con una larghezza media di circa 18 metri (le tratte più ristrette saranno di circa 10 metri).
Il percorso diventerà anche un nuovo spazio per camminare e pedalare in sicurezza a due passi dal popoloso quartiere di Borgo Milano. Le ampie dimensioni del terreno recuperato, daranno infatti modo di generare un nuovo spazio a verde accogliente, con piante ed elementi ludici, come un percorso della salute.
Fra gli obiettivi anche la riduzione del traffico ciclabile su via Turbina, che è stretta a pericolosa. L’anello ciclabile attorno a villa Pullè e la passerella su via Turbina creeranno infatti un percorso più comodo e sicuro, oltre a collegare il parco storico della villa direttamente con il Forte Chievo, mediante una nuova passerella panoramica che scavalcherebbe la Ferrovia del Brennero e via Bionde.
“Grazie all’intervento – ha spiegato il presidente Vantini – si passerà da quella che è un’irrigazione da scorrimento ad una a pressione. Questo ci permette di intubare di fatto il canale, dove poi si realizzerà il percorso ciclabile. Riusciremo inoltre a sfruttare quello che è un salto di quota per produrre dell’energia idroelettrica, che utilizzeremo nel pompaggio del nuovo sistema di irrigazione. Sono circa 900 ettari di conversione, che daranno risposte sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che del risparmio idrico, tema molto sentito vista la siccità degli ultimi anni. Interventi di questo tipo puntano a risparmiare il più possibile la risorsa idrica. Fa parte di uno dei tanti investimenti che il Consorzio sta facendo su tutto il territorio provinciale, per la conversione dei sistemi di scorrimento a pressione”.