Il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma fiscale che riscrive l’attuale sistema tributario datato anni ’70. La riforma parte con la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3 e che dovrebbero essere 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%.
La flat tax per tutti resta un obiettivo di legislatura. Intanto arriva la flat tax incrementale, che vuol dire che l’aliquota applicata all’incremento del reddito è uguale per tutti, pare un 15%. Ciò significa un incentivo a produrre e al tempo stesso a far emergere il sommerso.
Per le imprese arriva la nuova Ires a due aliquote per far pagare di meno chi più assume ed investe; si punta poi al graduale superamento dell’Irap con priorità per le società di persone e le società tra professionisti.
Cambia il rapporto fisco/contribuente con un sistema fiscale che combatta l’evasione prima che si realizzi, facendo dialogare l’Amministrazione finanziaria con i cittadini, così da portarli a pagare spontaneamente le tasse dovute. Ci sarà il concordato preventivo biennale con il quale viene concordato un certo reddito per due anni. Se aumenta, bene, non c’è niente da pagare in più. Ma se per qualche motivo ha un improvviso calo? Il contribuente deve pagare lo stesso tasse per quello che non ha guadagnato o l’agenzia ascolterà concretamente le ragioni dell’imprenditore? Quello che è successo col Covid dovrebbe aver insegnato qualcosa.
E’ previsto poi un alleggerimento delle sanzioni penali, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, per le imprese che aderiscono alla ‘cooperative compliance’, e che hanno tenuto comportamenti non dolosi e lo comunicano tempestivamente al Fisco.
Un altro effetto “premiale” per chi aderisce all’adempimento spontaneo è poi l’ulteriore riduzione delle sanzioni amministrative (che può arrivare fino all’integrale non applicazione) per i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente in modo “tempestivo ed esauriente”.
Soddisfatta Giorgia Merloni: “L’approvazione della Riforma fiscale è una vera e propria svolta per l’Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende. La Riforma contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il Fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l’equità, favoriamo occupazione e investimenti”