Ogni veronese consuma circa 250 litri al giorno, più del doppio rispetto alla media europea. E il consumo domestico cuba solo il circa il 10% rispetto a quello idrico totale. Nel Comune di Verona l’acqua utilizzata è di circa 1 milione di metri cubi l’anno, mezzo milione è destinato a strade e giardini, 250.000 metri cubi servono per gli impianti sportivi, mentre ulteriori 290.000 vanno per il funzionamento delle scuole.
Mai come oggi, i numeri aiutano a contestualizzare la crisi idrica in atto e spingono verso decisioni non più rimandabili, per un fenomeno legato all’emergenza climatica che nei prossimi anni è destinata a peggiorare. Da qui la scelta di Comune, Provincia e Acque Veronesi di dare vita ad un tavolo permanente sulla questione, coinvolgendo i principali enti interessati e a ruota tutti i Comuni della provincia.
Sul fronte comunale, l’Amministrazione è al lavoro per adottare il codice di autodisciplina promosso dall’Ato veronese per gestire con rigore l’ emergenza e per sensibilizzare la cittadinanza sul fatto che l’acqua non può più essere considerata una risorsa inesauribile. Verranno mappate le utenze pubbliche, verrà messa a punto una procedura per gestire i consumi comunali di acqua potabile e suddividerli tra quelli che non possono essere interrotti (acqua per uso umano) e quelli invece non strettamente necessari (innaffiamento giardini pubblici, campi sportivi, etc.), che saranno ridotti via via che peggiorerà la situazione idrica. Si punta inoltre a disaccoppiare il consumo di acqua potabile per l’irrigazione, attingendo dai pozzi o dal recupero di acqua piovana e a contenere gli sprechi con interventi strutturali.
Da ultimo, l’ipotesi di disincentivare lo spreco di acqua modificando le tariffe, aumentandone i costi dopo una determinata soglia di metri cubi. Fondamentali restano la comunicazione e la sensibilizzazione della popolazione, soprattutto quella più giovane e attenta alle tematiche ambientali.
A tale scopo domenica 26 marzo la Gran Guardia ospiterà una giornata di eventi e iniziative pensate in particolare per i bambini e le famiglie e per stimolare una serie di azioni concrete per la tutela e la salvaguardia delle risorse idriche. “Sii il cambiamento” (Be the change) lo slogan adottato per fermare la grave carenza d’acqua in corso a livello mondiale.
“La crisi idrica è un fenomeno a cui serve rispondere in via strutturale perché peggiorerà negli anni – afferma l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari-. Come Comune da un lato siamo impegnati all’interno dell’ATO per contribuire a politiche di risparmio idrico e siamo convinti che il codice di autodisciplina con diversi livelli di allerta sia un primo passo importante. Dall’altro stiamo studiando interventi che possano recuperare il più possibile l’acqua piovana e inoltre che sleghino il consumo di acqua potabile per usi irrigui di aree a verde e di campi sportivi. C’è poi il consumo domestico, il doppio rispetto alla media europea, che deve far riflettere sul fatto che ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Crediamo che inasprire le tariffe oltre un certo consumo di acqua possa disincentivare gli sprechi, premiando chi adotta consumi responsabili”.
“Quest’anno la giornata mondiale dell’Acqua è centrata sulla necessità di accelerare il cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico sanitaria” spiega Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi e consigliere di Aqua Publica Europea. “Siamo tutti chiamati a cambiare il modo in cui usiamo e gestiamo l’acqua. Circa un sesto della popolazione mondiale, parliamo di oltre un miliardo di persone, vivono in aree dove mancano le condizioni minime di accesso all’acqua sicura e ai sistemi igienico sanitari. Un problema legato alla mancanza di risorse economiche in particolare dei paesi più poveri, ma anche di conoscenze tecniche e professionali in fatto di infrastrutture idriche”. Tema delle infrastrutture quanto mai attuale anche per il nostro territorio: “Acque Veronesi, in collaborazione con i comuni, sta spingendo molto sugli investimenti per creare nuove infrastrutture e aggiornare quelle già esistenti. L’obiettivo è migliorare continuamente i nostri sistemi, adattandoli ai cambiamenti, per garantire nel tempo un servizio efficiente”.
“Il tema della carenza idrica è particolarmente sentito dai sindaci che sono competenti in materia di igiene e sanità pubblica per l’emanazione delle ordinanze di carattere urgente sul proprio territorio, che devono essere il più uniformi possibili – ha detto il presidente della Provincia Flavio Pasini-. E’ per questo che ad Acque Veronesi così come agli enti e soggetti che si occupano dell’acqua, ho richiesto l’adesione a un tavolo permanente sul tema idrico. La risposta è stata buona e il tavolo si riunirà a breve. La Provincia, come casa dei Comuni, vuole in questo modo farsi da tramite per i sindaci di informazioni coerenti affinchè siano in grado di agire in modo coordinato anche in questo ambito. Duplice l’obiettivo: da una parte risultare davvero efficaci per limitare al massimo i problemi a cittadini, imprese, turismo e agricoltura. Dall’altra dare un segnale di unità di intenti ai veronesi per renderli maggiormente consapevoli, anche nei piccoli comportamenti quotidiani di quanto l’acqua sia un bene prezioso da tutelare e su cui investire”.
La giornata dell’acqua è patrocinata dal Comune e dalla Provincia. Il programma del 26 marzo in Gran Guardia, evento gratuito aperto a tutti, prevede dalle 10 alle 13 e al pomeriggio dalle 14 alle 18 eventi “taccuino blu”, il gioco dell’oca e videoarte sensoriale. Alle 11, 12, 15, 16 e 17 bambini e famiglie sono invece invitate allo spettacolo teatrale sul tema dell’acqua. Per tutto il giorno ci sarà anche una mostra fotografica con alcune delle tavole sull’acqua conservate nell’archivio di Acque Veronesi. Ai bambini verrà donata la borraccia di Acque Veronesi.