1,4 milioni € pronti per essere spesi per rendere fruibile la torre del Mastio di Castelvecchio che domina il ponte scaligero. Ma questi soldi non possono essere spesi. E solo perché il governo Meloni deve ancora provvedere ad una nomina del suo rappresentante nella Commissione che deve seguire l’iter dei lavori.
Il progetto relativo al recupero complessivo della Torre del Mastio a Castelvecchio è stato finanziato dal CIPE su istanza degli Amici dei Civici Musei di Verona con uno stanziamento di 1.400.000 euro all’interno di un provvedimento comprensivo di 310 interventi in diversi luoghi in Italia per complessivi 1.500.000.000 euro. La pratica, attivata il 15 dicembre 2017, non è stata ancora concretizzata per complesse motivazioni burocratiche. Il 1° maggio 2016 una delibera CIPE al paragrafo 1.2 lettera c, finanziava con 1.500.000.000 euro interventi diversi in vari luoghi culturali italiani “dimenticati.” Gli Amici di Castelvecchio, oggi Amici dei Civici Musei di Verona APS, si attivarono proponendo con la opportuna documentazione il recupero complessivo della Torre del Mastio di Castelvecchio.
La commissione nominata per selezionare i progetti con DPCM del 19 giugno 2017, ne ha quindi individuati 310 tra i quali, appunto, la Torre del Mastio di Castelvecchio finanziata con 1.400.000 euro. Il progetto, proprio per la sua straordinaria valenza, risultava tra i più importanti e consistenti.
Il decreto del Segretario Generale 8 marzo 2018 stabiliva le modalità di accesso alla stipula della convenzione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Successivamente il governo Conte 1 è entrato in carica il 1° giugno 2018. Il 3 agosto 2018 il Presidente della Commissione ha trasmesso al governo la documentazione che doveva concludersi con l’assegnazione dei fondi.
Il governo Conte 1 invece, con un DPCM del 27 settembre 2018, ha previsto una nuova commissione per l’attuazione del progetto Bellezza@recuperiamo i luoghi culturali dimenticati imponendo nuove scadenze e la presentazione di un progetto esecutivo. Gli Amici di Castelvecchio si sono immediatamente attivati producendo nei termini previsti un progetto esecutivo, validato e completo di approvazione sia della Soprintendenza che dei Vigili del Fuoco competenti.
La pratica però risulta ancora in sospeso. Dopo il governo Conte 2, il governo Draghi, insediato il 13 febbraio 2021, con DPCM del 10 gennaio 2022 ha nominato, tramite delibera del Sottosegretario di Stato Roberto Garofoli, la dottoressa Paola Refice rappresentante del governo nella Commissione. La nomina è stata effettuata solo un anno dopo l’insediamento del Governo. Oggi però, in presenza del governo Meloni insediato il 21 ottobre 2022, si attende ancora la nomina del rappresentante dello stesso nella sopracitata Commissione.
Gli Amici dei Musei Civici di Verona ritengono vada fatto ogni sforzo per sollecitare questa nomina integrativa per consentire alla Commissione di concludere in tempi ragionevoli la vicenda. Proprio per questo ritengono necessaria ed opportuna una rinnovata attivazione sia da parte dell’Amministrazione Comunale di Verona che di tutti i rappresentanti istituzionali di riferimento territoriale onde rendere disponibile il predetto finanziamento che, è bene ricordarlo, concerne un’opera munita di progetto esecutivo, validato e munito delle autorizzazioni della Soprintendenza e dei Vigili del Fuoco, e ben noto all’ Ufficio Tecnico Comunale di Verona.
Da qui la stesura e l’invio in data odierna di una lettera da parte dell’Associazione, a firma del Presidente Francesco Monicelli, a tutti i rappresentanti comunali, provinciali e regionali, nonché ai parlamentari della nostra area territoriale, affinché attraverso un rinnovato sforzo corale si possa sbloccare una situazione bloccata per motivi burocratici e far così decollare definitivamente un progetto di straordinaria valenza culturale e turistica.